500mila euro dalla Regione Lazio per l’educazione alimentare nelle scuole
“Spesso tendiamo a sottovalutare il ruolo prioritario che l’alimentazione riveste nel determinare la nostra salute. La buona e sana alimentazione, lo sappiamo, è invece il caposaldo della prevenzione. Sensibili a questo tema, vogliamo che la conoscenza sia trasmessa nelle scuole così da far comprendere ai nostri giovani la reale importanza del consumo corretto dei cibi: dalla Regione Lazio, dunque, con un investimento di circa 500mila euro ecco il Progetto di Comunicazione ed educazione alimentare “Sapere i Sapori”, già consultabile sul Burl. Ci proponiamo di far conoscere l’agricoltura e il sistema agroalimentare del Lazio; informare e favorire lo sviluppo di comportamenti alimentari e di stile di vita corretti sensibilizzando al consumo di prodotti agroalimentari biologici e legati al territorio; promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare; promuovere un confronto tra il mondo della scuola e l’ambiente, l’agricoltura, il cibo e costruire le condizioni per una conoscenza diretta e proficua del mondo del lavoro e delle professioni che ruotano attorno al comparto agro-alimentare; favorire l’integrazione, nelle attività didattiche, di esperienze dirette di agricoltura (laboratori di cucina, orti biologici, ecc). Destinatari del progetto, come detto, sono gli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore”. Lo dichiara il presidente della commissione bilancio, Mauro Buschini. “E’ importante – continua Buschini – favorire la partecipazione degli istituti scolastici per supportarli in attività formative ed educative che tengano conto anche dei cambiamenti sociali. Avviare i ragazzi a una corretta ed equilibrata alimentazione e, dunque, a una sempre maggiore conoscenza dell’ambiente con particolare riferimento a quello agricolo appare fondamentale. Peraltro, con i tanti investimenti che grazie al Presidente Nicola Zingaretti la Regione sta facendo per rilanciare il comparto agricolo, disporre di giovani formati già nei nostri istituti potrebbe avere ripercussioni positive sia sotto l’aspetto economico sia sotto quello occupazionale”