Carenza carica Veroli: «Adesso vogliamo due vittorie»

Reduce dalla perentoria vittoria di domenica scorsa contro Trieste per 89-65, il Gruppo Zeppieri Costruzioni Basket Veroli oggi pomeriggio ha ripreso gli allenamenti in vista della trasferta di domenica contro Imola, fanalino di coda con soli 2 punti all’attivo e già retrocesso da tempo. Una gara sulla carta facile ma che la truppa di Marco Ramondino farà bene a non sottovalutare per evitare brutte sorprese che potrebbero compromettere quella corsa ai playoff che ora, dopo l’exploit contro Trieste e in virtù dei risultati delle altre dirette concorrenti, è tutta nelle mani dei giallorossi. Stando al calendario e alla classifica, infatti, a Veroli basterà vincere le prossime due gare, domenica ad Imola e poi, dopo la sosta pasquale, in casa con Barcellona, per centrare non solo il settimo posto utile per la post season, ma, battendo i siciliani, addirittura il sesto e garantirsi quindi un abbinamento migliore per i playoff. Di tutto questo e di altro abbiamo parlato poco prima dell’allenamento con l’ala Giovanni Carenza, autore di una soddisfacente stagione e di un finale di campionato in cui, finalmente libero dai problemi alla schiena che l’hanno a lungo martoriato e penalizzato, sta dando il meglio di sé garantendo un notevole apporto a tutta la squadra e alle recenti e brillanti vittorie.

Dopo la beffa di Jesi, domenica scorsa Veroli è tornata a mostrare il suo volto migliore, sfoderando una prestazione maiuscola tutta energia, grinta, determinazione, brillanti soluzioni di gioco e tanta concentrazione. Questi gli elementi che vi hanno consentito di superare lo sconforto seguito alla sconfitta beffarda di Jesi e di rilanciarvi alla grande in un torneo nel quale siete sempre stati protagonisti e che ora potrebbe regalarvi la gioia più grande: l’accesso si playoff. Sei d’accordo con questa analisi?
“Assolutamente sì. La nostra è una squadra che deve puntare sulle qualità che hai elencato per dare il meglio di sé. Una squadra che deve pensare soprattutto a se stessa, che deve contare su se stessa e sulle proprie qualità, mettendo in pratica ciò che sappiamo fare e che il coach ci dice di applicare in campo. Questo indipendentemente dall’avversario, visto che noi dobbiamo giocare nello stesso modo contro tutti, si chiami l’avversario Capo D’Orlando o Torino o Trieste. Inoltre, dobbiamo adottare questo sistema anche quando giochiamo contro formazioni in apparenza sfavorite, come sarà domenica Imola, in quanto si tratta di partite assolutamente da non snobbare, visto che avremo di fronte un team che disputa il secondo campionato nazionale e se é qui evidentemente è perché ha valore e qualità per esserci”.

Hai anticipato la seconda domanda: come affronterete Imola?
“Come se dovessimo giocare con la prima in classifica. Poco importa che sono ultimi e già retrocessi. Lo ripeto: se disputano il secondo campionato nazionale qualche motivo ci sarà. È una squadra che purtroppo per loro ha avuto tante e notevoli difficoltà. Però, come ha detto il coach, non possiamo pensare di andare lì a cuor leggero, prendere il pulmino, allacciarci le scarpette e giocare convinti di aver già vinto prima di iniziare. Il basket non è questo, il basket è imprevedibile e quindi dovremo giocare con la massima attenzione se vogliamo vincere”.

Cosa temete di più di Imola, se c’è qualcosa che temete?
“È una squadra che corre molto e poi nel basket come in qualsiasi altro sport può sempre capitare una giornata buona per loro e storta per noi. Pertanto, l’unica cosa da fare è giocare il nostro basket come sappiamo fare. Non possiamo pensare di cambiare il nostro sistema di gioco solo perché sulla carta Imola é sfavorita”.

Veniamo ai playoff: a questo punto, riconquistato il settimo posto, il destino è tutto nelle vostre mani. Addirittura battendo Imola e poi Barcellona in casa potreste piazzarvi al sesto posto…
“Sì, tutto vero. Il nostro sogno adesso é arrivare ai playoff ma dobbiamo ancora lavorare sodo per farlo concretizzare. È chiaro che noi vogliamo vincere tutte e due le prossime partite, anche per acquisire il sesto posto che, al di là del discorso post season, costituirebbe un risultato di prestigio per noi giocatori, per lo staff tecnico, per la società, per i tifosi e per tutto l’ambiente”.

Fai finta che coach Ramondino non ti senta e non legga: sbilanciati e dicci secondo te quante possibilità ha Veroli, in termini percentuali, di accedere ai playoff…
“Mah… Sinceramente in questi momenti non riesco a sbilanciarmi. Io spero e credo che i playoff siano un obiettivo possibile. Però, come hai detto tu prima, il nostro futuro è tutto nelle nostre mani, quindi se dipendesse solo dalla nostra voglia e dal nostro modo di essere saremmo già nei playoff. Però il basket è bello perché é “strano”… Perciò, non si sa mai…”.

Come si sta preparando Giovanni Carenza a queste ultime due partite?
“Nel miglior modo possibile. Sto cercando di spingere molto negli allenamenti anche perché da un po’ di tempo mi sento molto bene fisicamente e sento di poter aiutare la squadra in modo diverso e più incisivo”.

Il problema alla schiena é superato?
“Sì sì, da un po’ di tempo é tutto ok. Devo mettere a posto un po’ il gioco ma per il resto tutto bene”.
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