Veroli, Moraldi scrive a Berlusconi e lascia Forza Italia
«Caro Presidente, pur seguitando a nutrire simpatia, per l’uomo, l’imprenditore, il politico e lo sportivo, nei suoi confronti, come direbbe lei “mi consenta” di esprimerle tutta la mia delusione, il rammarico ed il disgusto, nei confronti di chi ha voluto la morte di Forza Italia nel mio Paese, Veroli. Consideri che ci sono voluti ben tre “senatori” più due “onorevoli” locali per portare il partito da ella presieduto nel baratro, con scelte ed atteggiamenti scriteriati ed imposizioni, come qualcuno ha giustamente scritto: da “boss”. Grazie a questi “scienziati della politica” non mi è stata concessa la possibilità di rappresentare Forza Italia nel mio paese, dopo venti anni di attività in Forza Italia prima e nel Pdl poi causa la prepotente imposizione, le cui motivazioni sono oscure, dimostrando un incompetenza politica ed una mancanza di regole e meritocrazia come giustamente scritto sul caso in questione dal senatore Aracri, e per questo lo ringrazio. Credevo, sbagliando, che visto e considerato che sin dal 1994 essendo schierato e tesserato con Forza Italia prima col Pdl poi ed attualmente consigliere comunale, capogruppo di Forza Italia, mi fosse affidato il simbolo del partito per proseguire l’attività e l’impegno politico dimostrato. Questo non è avvenuto per incompetenze varie, inciuci e tanto altro, ma il tempo è gentiluomo, per cui con la presente le dichiaro di abbandonare il partito da ella presieduto e mi ritengo libero, politicamente parlando, di intraprendere altre strade. Sono sempre più convinto che non ha tutti i torti Alfano, quando dichiara che nel corso degli anni, purtroppo,in alcuni casi ella e’ stata circondata da non del tutto affidabili. Nel rinnovarle tutta la mia stima e simpatia le porgo cordiali saluti». Queste le parole di Mino Moraldi indirizzate a Silvio Berlusconi