Sora, l’impegno politico di Maria Paola D’Orazio
[one_third][/one_third] L’ex assessore del comune di Sora, Maria Paola D’Orazio, commenta la sconfitta di Ernesto Tersigni e annuncia che resterà in politica per il bene della città volsca, per passione e non per curare gli interessi personali.
Le principali cause della sconfitta di Tersigni?
«Probabilmente la sconfitta di Tersigni è legata alla crisi della politica. I cittadini hanno voluto un cambiamento pensando in questo modo di risolvere tutti i problemi della città. Anche altre amministrazioni uscenti non sono state confermate. Forse non è stato comunicato tutto quello che l’amministratore comunale ha fatto in questi anni. Gli elettori devono essere informati delle difficoltà burocratiche e finanziare che l’esecutivo e il sindaco quotidianamente affrontano».
Il suo assessorato ha ottenuto diversi risultati. I cittadini hanno gradito?
«Hanno premiato i miei sforzi. Ho ottenuto 537 preferenze e risulto la donna più votata nei comuni al di sopra dei 15mila abitanti. Ho dimostrato un continuo aumento di consensi personali a prescindere dal partito di appartenenza. Nel 2006 ho riportato 151 voti di preferenze nella Margherita risultando la donna più votata delle due coalizioni in campo, nel 2011 ho riportato 331 nel PdL risultando la quarta degli eletti e la sola donna eletta in amministrazione ed infine nel 2016 la prima degli eletti con 537 preferenze».
A che punto è la bonifica del fiume Liri?
«Il Liri deve essere ancora bonificato nella parte del centro storico. L’Ardis ci ha concesso 365mila euro spalmati in tre annualità, per cui resta ancora lavoro da fare sul Liri. Gli atti parlano e sono stati firmati da noi perciò l’attuale amministrazione avrà pure dei vantaggi. Importante anche il finanziamento che abbiamo ottenuto sul piano forestale che permette di aderire ai fondi europei e al Gal per azioni di sviluppo rurale».
Lei ha lavorato molto sulla raccolta differenziata. I sorani ne hanno compreso l’importanza?
«Ho lavorato sia sulla raccolta differenziata che sulla riduzione dei rifiuti. Il nuovo assessore avrà la strada in discesa. Circa 450mila euro di lavoro fatto, ricorderò spesso in consiglio comunale il mio operato».
Politicamente cosa farà?
«Bisogna riflettere sul da farsi e sulla profonda crisi della politica. Naturalmente la mia posizione civica e la mia provenienza politica mi obbligano a stare alla finestra. Una scelta si potrà o si farà solo ed esclusivamente se porterà vantaggi alla mia città e non alla mia persona. Molti si candidano o fanno politica non per passione come me ma per interessi personali».