«Che la festa del lavoro si trasformi in festa per il lavoro»
L’assessore del comune di Alatri con delega anche al commercio, Mario Belli, alla vigilia del primo maggio, ha voluto con una nota parlare delle anomalie di questa “Festa dei lavoratori” vista la grave crisi occupazionale facendo anche riferimento ad alcuni provvedimenti in merito presi dall’amministrazione comunale.
«Crollo verticale di produzione, occupazione, reddito, consumi e boom di ammortizzatori sociali. Disoccupazione record, quella giovanile il dramma più vero.
E ancora disuguaglianze crescenti, 9,5 milioni i poveri, al Sud versa in stato di indigenza una famiglia su quattro. Viene spontaneo considerare se è ancora il caso di indicare il primo maggio come festa dei lavoratori, visto che tale “festa”, cade anche quest’anno in una congiuntura occupazionale che nel nostro territorio rischia ulteriormente di aggravarsi; tutto ciò senza fare retorica ulteriore sulla crisi che sta massacrando le famiglie.
L’auspicio di tutti – ha continuato all’Assessore Mario Belli -, deve essere quello di riuscire a cogliere occasioni come la ricorrenza del primo maggio, per intraprendere una battaglia comune per risolvere il problema lavoro e che soprattutto quest’ultimo sia rimesso al primo posto della scala di valori, così come prevede tra l’altro la nostra carta costituzionale. Se la crisi è un’occasione per cambiare le nostre abitudini e i nostri stili di vita e richiamarci tutti ad una sobrietà ormai dimenticata, è anche e soprattutto occasione di riflettere sul contenuto dei “valori” rammentando che questi ultimi non si possono calibrare a seconda delle occasioni o delle contingenze. Cerchiamo di sognare un futuro diverso nel quale tutti trovino una loro giusta collocazione e risposte certe alle loro esigenze. Cerchiamo di sognare una società nuova ove tutti possano provvedere alle loro esigenze con il loro lavoro e che nessuno possa essere considerato lavoratore solo perché ha un contratto che prevede prestazioni per un’ora al giorno. Noi, come amministrazione, nel nostro piccolo abbiamo fatto quanto potuto adottando provvedimenti, nel limite delle nostre possibilità, per cercare di contrastare questa piaga che purtroppo imperversa nel nostro territorio come e più di altrove. Parlo, ad esempio, dell’impiego di molti concittadini attraverso i voucher (buoni lavoro) per mansioni sul territorio, con l’aumento dei fondi per il disagio sociale, con la stancante trattativa per una nuova ricollocazione dei lavoratori ex multiservizi, con l’agricoltura sociale e con la recente stabilizzazione degli LPU. Certo, si tratta d’interventi che contribuiscono ad un piccolo miglioramento ma non risolvono il problema. Ora tocca al Governo incentivare la creazione di posti di lavoro con leggi intelligenti! Noi abbiamo grande fiducia e auspichiamo che veramente l’Italia cambi verso! Buon 1° maggio a tutti».
Redazione Alatri