Primarie Frosinone, i candidati incontrano i giovani
In un clima informale si è svolto al Loft di via Matthaeis a Frosinone, il dibattito tra i candidati alle primarie aperte, le primarie libere, del 13 novembre. Presenti il sindaco Nicola Ottaviani, il geometra Domenico Fagiolo, l’architetto Antonella Santori e il professor Pier Paolo Segneri che, all’interno di un contraddittorio che ha toccato i temi più diversi, hanno saputo presentare all’uditorio presente – incuriosito, attento, divertito dalle battute, sempre all’insegna del fair play, dispensate dai quattro sfidanti – l’appuntamento elettorale del 13 novembre, sottolineando, ovviamente, i punti fondamentali dei propri programmi per la città di Frosinone. Rosa, una delle ragazze intervenute al dibattito, ha posto la prima domanda a Fagiolo. “C’è molto da fare in questa città – ha detto il geometra di Frosinone – Chi ha reagito con ironia o sarcasmo a queste primarie è evidentemente infastidito da questa lezione di democrazia e partecipazione. Questa città ha bisogno di amministratori coraggiosi: certamente Ottaviani ha dimostrato di esserlo, ereditando una situazione finanziaria di sessanta milioni di euro di debiti”. Segneri ha di nuovo posto l’accento sulla portata innovativa di queste elezioni primarie: “Il fatto che anche i sedicenni possano votare, è un segnale di attenzione verso le nuove generazioni; è qualcosa di straordinario. La competizione del 13 novembre è aperta a tutti, si pone fuori dalla logica partitocratica, e si rivolge a tutti i cittadini”. L’architetto Santori ha sottolineato come queste primarie siano “un’occasione di democrazia massima per raccogliere proposte a favore della città. Fulcro del mio programma è un’urbanistica finalmente partecipata. Il lavoro sul tessuto urbano è stato iniziato da Nicola, sia occupandosi del risanamento del bilancio, sia dando linfa al settore della cultura, elemento che può permettere a una città di crescere”.
Redazione Frosinone