Il Barbiere di Siviglia a Frosinone
[one_third][/one_third] La grande opera lirica tornerà a Frosinone giovedì 15 dicembre. Il teatro comunale Nestor ospiterà, infatti, in quella data, l’allestimento de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini realizzato da Europa Musica, sotto la direzione artistica di Renzo Renzi. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Banca popolare di Ancona-Ubi Banca. La regia del melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Caron de Beaumarchais, è affidata a Gianmaria Romagnoli, le scene sono di Giovanni Di Mascolo. Il racconto narra della bella Rosina contesa tra don Bartolo e il Conte d’Almaviva che sarà aiutato da Figaro, il barbiere “factotum della città”, a conquistare il cuore della ragazza. Il tema è affrontato dal regista senza discostarsi dalla tradizione ma smussando le asprezze, donando dinamicità alla storia con l’aiuto di una drammaturgia parallela e di tecnologie d’avanguardia, effettuando un lavoro specifico sull’espressività e la gestualità degli interpreti. “Narrano le cronache del tempo che la prima del “Barbiere di Siviglia” al Teatro Argentina di Roma, il 20 febbraio del 1816, fu un fiasco. Il fallimento della rappresentazione dell’opera di Rossini fu talmente clamoroso che diede la stura a una serie di leggende e dicerie”, scrive così, nel libretto, che sarà a disposizione degli spettatori, al Nestor, il sindaco Nicola Ottaviani. “A partire dalla replica, Rossini (che allora era poco più che ventenne) fu acclamato trionfalmente dal pubblico, sancendo il successo, per la prima opera della tradizione italiana rimasta stabilmente nel repertorio, che dura ai nostri giorni. Un trionfo meritatissimo per una messinscena che mescola registri diversi, mescolando comico e serio, e che è entrata ormai nell’immaginario culturale popolare, grazie alla celebre aria “Largo al factotum”. Con “Il Barbiere di Siviglia” nell’allestimento di Europa Musica, sotto la direzione artistica di Renzo Renzi, il teatro comunale Nestor inaugura una nuova stagione che segnerà, lo speriamo, una pietra miliare nella programmazione culturale del capoluogo. Il Nestor, dopo l’acquisto da parte del comune che ha messo fine a dieci anni di chiusura, si è aperto alla città, diventando teatro per tutti e realizzando quindi un obiettivo strategico dell’amministrazione: la cultura, se patrimonio condiviso, è elemento di identità e coesione sociale, oltre a costituire il vero valore aggiunto, la pietra angolare su cui costruire un futuro solido, non legato solo alla virtualità. E il mondo del reale sono i tanti giovani e le famiglie che frequentano abitualmente la stagione teatrale del capoluogo e che, da stasera, avranno l’opportunità di assistere anche alla grande opera lirica, a due passi da casa”. “Ogni “prima” è portatrice di grande emozione. Non potrò mai dimenticare la gioia di inaugurare, ormai tre anni fa, la stagione teatrale al Nestor, struttura che l’amministrazione Ottaviani decise di acquisire perché diventasse teatro comunale e patrimonio, dunque, di tutti i cittadini di Frosinone: ricordo perfettamente il febbrile lavoro compiuto nei mesi precedenti e la tensione, magicamente, sciogliersi guardando la sala del rinnovato Nestor gremita”, ha dichiarato invece l’assessore alla cultura, Gianpiero Fabrizi. “Da allora, alla prima di ogni nuova stagione teatrale, si rivive un’emozione simile, arricchita e resa unica dalla partecipazione e dal calore del pubblico frusinate che, da quel dicembre 2013, non ha mai fatto mancare il proprio consenso (espresso dalla lunga sequenza di “tutto esaurito” che ha contrassegnato ogni singolo spettacolo) al cartellone invernale allestito da Comune e Atcl. Stasera rivivo un’emozione simile a quel giorno: con l’allestimento del “Barbiere di Siviglia” di Europa Musica segniamo l’inizio di un progetto tutto nuovo, quello relativo alla creazione di una stagione operistica. Ciò è reso possibile grazie alla collaborazione tra Comune, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Europa Musica e sostenitori privati e potrebbe, quindi, costituire il primo passo verso il riconoscimento della qualifica di “Teatro di tradizione” al Nestor. La “prima” di stasera, dunque, si inserisce all’interno del programma attuato dall’amministrazione Ottaviani che, in questi anni, ha investito molto sulla cultura, considerata quale perno della la crescita sociale ed economica del capoluogo, oltre che strumento per rafforzarne l’identità e il senso di comunità”. Teatro Nestor – Viale Giuseppe Mazzini, 11 – Frosinone – ore 21.