Veroli-Per non dimenticare, iniziative della Caio Mario
Anche quest’anno importanti iniziative promosse dalla Scuola Media “Caio Mario” per “Non dimenticare” la Shoah. Gli studenti sono impegnati in visioni di filmati, mini-conferenze, tavole rotonde e rappresentazioni varie per approfondire le tematiche relative all’olocausto e sviluppare una sensibilità e una coscienza civica contrarie alle ingiustizie e alle atrocità storiche. Lo scorso 28 gennaio, in particolare, gli alunni delle classi terze hanno incontrato Massimiliano Santini, autore del romanzo “Gli angeli di Perlasca”. Nel libro sono raccolte diverse testimonianze di bambini che hanno vissuto sulla propria pelle la tragica esperienza della nazificazione della loro patria, l’Ungheria, in seguito ad un colpo di stato. Da una vita agiata e senza problemi, giungono a condurre un’esistenza fondata sulla precarietà e sul terrore quotidiano. Solo grazie all’eroismo dell’italiano Giorgio Perlasca, che si autonomina responsabile dell’ambasciata di Spagna quando il console spagnolo lascia la città per non essere costretto a riconoscere il governo filotedesco ungherese, oltre cinquemila ebrei sono stati salvati dalla deportazione andando a vivere in case extraterritoriali, protetti dalla bandiera spagnola. Nel 1989 Israele ha riconosciuto Giorgio Perlasca “Giusto tra le Nazioni”. Fin dalle prime pagine gli studenti sono rimasti profondamente ed emotivamente colpiti dalle vicende narrate, lontane dal loro vissuto ma incredibilmente attuali. Si sono emozionati alle testimonianze dei bambini che dopo tante sofferenze sono riusciti a sopravvivere e a sperare di nuovo.
All’autore hanno dedicato una coreografia in cui hanno voluto esprimere la sofferenza della deportazione, la solitudine umana e spirituale di chi ha vissuto quei terribili momenti. Hanno ricostruito una “carta di identità” dei piccoli Jolan, Magdalena, Jorge, Veronika, Tamas ed Eva, i protagonisti delle storie che si succedono nel romanzo, che hanno conosciuto l’orrore ma sono sopravvissuti grazie alla determinazione dell’italiano che, rischiando la vita, ebbe la meglio su gerarchi, militari e persino su Adolf Eichmann. Diverse e incalzanti sono state le domande rivolte a Santini, che ha ampiamente soddisfatto il desiderio dei ragazzi di entrare più a fondo nella storia e nella realtà del romanzo. L’incontro con l’autore dà infatti la possibilità di far “vivere” la parola stampata, offre una nuova e più ampia visione e rappresentazione di ciò che si legge, contribuendo a dar corpo ai personaggi e alla vicenda stessa. Il messaggio implicito che scaturisce dalle diverse attività è di fondamentale importanza per la crescita e per la formazione dei ragazzi: dobbiamo “ricordare” per far sì che eventi simili non accadano mai più. “Il germe dell’intolleranza è ancora vivo”, sottolinea il presidente Mattarella in occasione della Giornata della memoria, ed è quell’intolleranza che bisogna sconfiggere, insieme all’indifferenza e all’ignoranza, parlando direttamente al cuore e all’anima delle nuove generazioni.