Agromafie, Baglione e Stirpe commentano i dati Eurispes

Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, commenta il dato emerso dall’analisi effettuata dall’Eurispes, dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, dal quale si evince il non indifferente sviluppo e la crescita del fenomeno delle agro-mafie, che nel 2016 hanno prodotto un fatturato pari a 21,7 miliardi euro. “Il radicamento della mafie nel settore primario è un fenomeno che, purtroppo, si sta sviluppando molto nella nostra penisola e sta diventando sempre più difficile riuscire ad arginarlo – hanno affermato Richard Stirpe e Lorenzo Baglione, dirigenti provinciali di Gioventù Nazionale – Il Governo Gentiloni, nello specifico con i ministri Minniti, dell’Interno, Martina, dell’agricoltura ed Orlando, della giustizia, ha annunciato l’imminente invio alle Camere del progetto di Riforma dei reati agroalimentari elaborato dalla Commissione presieduta dal procuratore Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’osservatorio che ha condotto le indagini, e ci auguriamo che il Parlamento riesca, in tempi ragionevoli, ad approvare il suddetto progetto di Riforma per contrastare l’attività criminale nel settore. C’è urgente necessità che la produzione, ed i produttori, vengano tutelati con una legislazione più efficace nel colpire la pirateria agroalimentare. Preoccupa inoltre l’evoluzione nelle modalità di gestione e controllo della mafia, che riesce a riciclare il denaro sporco in attività commerciali, così come è accaduto in varie zone della movida romana e, preoccupa particolarmente, il coinvolgimento delle mense scolastiche, poiché esse, assieme alla ristorazione pubblica, sono a stretto contatto con la salute pubblica, nello specifico quella dei nostri figli. Sosteniamo con determinazione l’ottima proposta fatta dalla Coldiretti riguardante le mense a chilometro zero, quindi rifornite con prodotti provenienti dalle campagne romane e laziali per garantire i massimi standard di sicurezza alimentare. Ribadiamo inoltre con fermezza l’idea di istituire, in tutte le province della penisola, delle Commissioni Provinciali Antimafia, questo perché crediamo che un particolare controllo territoriale sia uno strumento che, oltre a favorire il controllo e la lotta all’attività criminale, favorisca anche il blocco del radicamento dell’attività criminale in territori ancora vergini – hanno concluso i dirigenti di Gioventù Nazionale – L’idea della Commissione Provinciale Antimafia è un’idea che è stata sollevata da molte forze politiche della provincia di Frosinone e ci auguriamo che possa esserci una importante unità di azione per il raggiungimento di un obiettivo così importante e necessario”.