Pasqua a Veroli, tra sepolcri e Stabat Mater
Intervista a Don Angelo Oddi, cappellano dell’Addolorata: “Per Veroli la Confraternita è nel suo DNA”.
In occasione del 200esimo anniversario della statua della Madonna Addolorata la Pasqua a Veroli avrà maggiore risalto?
«Per i 200 anni della presenza della venerata immagine dell’Addolorata per Pasqua non sono previste grandi manifestazioni ma si segue giustamente la tradizione plurisecolare. Si prevede qualcosa in settembre quando ricorrerà la festa liturgica dell’Addolorata; per questo centenario la Confraternita già si è messa all’opera per dare maggior decoro alla chiesa con il restauro dei banchi e del pregiato mattonato oltre ad un incremento della carità verso fratelli e sorelle bisognosi. Per settembre verrà riconsegnato il prezioso manto celeste, dopo un anno di restauro, un pezzo d’arte recuperato sempre ad opera della Confraternita».
Qual è il rapporto tra la città di Veroli e la Confraternita ultracentenaria della Morte Carità ed Orazione e Pia Unione dell’Addolorata?
«Basta vedere la processione del Venerdì Santo, quando la città sembra rispondere a un richiamo antico e ognuno in modo quasi furtivo si muove nel silenzio dei vicoli e si ritrova davanti alla Chiesa di Sant’Agostino e subito si sente inserito in una fraternità meravigliosa. Veroli penso che trovi forza e orgoglio proprio il Venerdì Santo mattina dietro la Signora, come amano chiamarla tanti fratelli e tante sorelle».
Avete registrato un incremento di iscrizioni negli ultimi anni? In particolare, sono molti i giovani ad aver aderito?
«Negli ultimi anni la confraternita ha avuto la gioia di vedere aumentare le richieste di iscrizione, tanto che, nei suoi 511 anni di vita, attualmente è al massimo di adesioni, conta quasi 700 membri e quel che rallegra è che tanti giovani chiedano di aderire».
A seguito delle elezioni per il nuovo direttivo sono previsti cambiamenti nella gestione della Confraternita? Quali ulteriori propositi per il 2017?
«Nelle ultime elezioni, dopo una ininterrotta tradizione di Priori uomini, è stata chiamata a guidare questa importante compagine una donna, Rita Oddi. Non sono previsti cambiamenti, ma il motto è : dare un futuro al passato. Sopratutto coinvolgere di più i giovani».
Cosa significa essere membro della Confraternita della Morte Carità ed Orazione e Pia Unione? Sono richiesti particolari requisiti?
«Per Veroli la confraternita è nel suo DNA; quell’immagine della Desolata sembra tatuata nel cuore; c’è un rapporto quasi mistico tra lo sguardo di quella statua e il Verolano, rapporto fatto di silenzio e cuore. Per entrare a far parte della Confraternita l’unico requisito richiesto è essere cattolico e avere desiderio di costruire un mondo migliore costruito sull’amore».