Terrore a Parigi, accordo tra l’Occidente e il diavolo

di Biagio Cacciola

Stupisce la storia del terrorista dell’Isis che ha ucciso a Parigi un poliziotto sui campi Elisi. Conosciuto dalla polizia, già arrestato lo scorso anno, ‘radicalizzato’, delinquente comune. E’ la storia di molti cosiddetti fondamentalisti autoctoni. Gli stessi che sono accorsi in Siria al richiamo della Jihad, sapientemente orchestrata dai servizi segreti, in particolare della CIA. Infatti il terrorista parigino era conosciutissimo dalla polizia francese. Ci si chiede perché fosse in libertà, nonostante gli attentati del Bataclan e di Nizza. Viene da pensare che esiste o esisteva una vero e proprio accordo tacito tra takfiri, cioè islamisti salafiti e Stato francese. Un accordo con il ‘diavolo’ che, puntualmente dà risultati di morte. Il tutto a partire dalla famigerata presidenza Sarkozy e continuata sulla stessa linea dallo sputtanato Hollande. Con l’intento di aggredire la Siria non solo con i missili Tomahawk del palazzinaro Trump, ma anche con truppe ‘irregolari’ reclutate tra le banlieu parigini grazie a ingaggi in denaro, armi e droga. Certo dopo la quasi certa sconfitta dei terroristi in Siria e la fine dello scellerato patto le conseguenze sono di ritrovarsi gli assassini in casa propria, schedati. Anche questo è da addebitare alla politica suicida di un Occidente pericoloso per sé e per gli altri.