La panzana delle armi chimiche
di Biagio Cacciola
Analisti americani esperti in chimica hanno smascherato le accuse che erano state fatte alla Siria di Assad sul presunto attacco chimico nella provincia di Idlib un mese fa. Non c’è stato nessun attacco chimico in quella zona. Le immagini sono ricostruite da una delle tante scene di guerra e inviate attraverso l’osservatorio sulla Siria, un’organizzazione legata ai terroristi antiAssad, e fatte girare immediatamente grazie ai media legati agli Usa. L’intento era evidente: bloccare la sconfitta delle organizzazioni fondamentaliste legate agli Usa, alla Turchia e all’Arabia saudita, i veri finanziatori del terrore in Siria. La notizia è stata resa pubblica in Italia dal quotidiano Il Giorno. Tutto era stato organizzato per poter scatenare un intervento che portasse a un attacco al governo siriano, come in parte avvenuto con i missili fatti partire da Trump verso una base aerea siriana che ha causato vittime tra i civili. Una provocazione sostenuta dal famigerato capo del governo israeliano che vuole, per interposta persona (stato), una guerra per favorire l’ascesa al governo in Siria di personaggi legati alla Jiahd ma amici di Israele. Se poi tutto questo avesse portato ad uno scontro di più vasta portata contro la Russia e i suoi alleati, in primis l’Iran, Netaniau avrebbe raggiunto il suo obbiettivo di destabilizzare quell’area ancora di più e compiere indisturbato l’annessione di territori palestinesi e di tutto il Golan. Il tutto senza riguardo verso la pace, ma anzi fomentando una guerra mondiale. A questo sporco gioco si presta anche l’Europa dei tecnocrati con buona pace degli interessi italiani. Per grazia di Dio e per l’intelligenza di nazioni come la Russia e l’Iran ciò non è accaduto, ma ci riproveranno di sicuro.