Notte dei musei, aderisce la città di Frosinone
[one_third][/one_third] Questa sera il Museo Archeologico di Frosinone proporrà l’apertura gratuita fino alle 23, aderendo così alla XIII edizione dell’evento internazionale che apre i luoghi di cultura nelle fasce serali e notturne. La visita alle importanti collezioni della Città di Frosinone, esposte nella suggestiva cornice delle sale espositive dedicate alla lunga storia del nostro territorio, sarà accompagnata dalle note del Maestro Giulio Mariani che eseguirà brani di Bach, Busser, Debussy, Honegger, Kreisler, Telemann. Il Maestro di Flauto traverso, diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone, ha partecipato a corsi di perfezionamento musicale tenuti da S. Gazzelloni presso l’Accademia Chigiana di Siena e da P.L. Graf a Sermoneta, oltre che a master-class con diversi flautisti di fama internazionale, quali A.Nicolet, W. Schultz, M. Larrieu e P.Y. Artaud. Laureato in Lettere moderne con tesi in Storia della musica, svolge attività concertistica in svariate formazioni musicali da camera e orchestrali e coltiva interessi musicologici di ampio raggio. Il Maestro Giulio Mariani, Insegnante di Flauto traverso presso l’Istituto Comprensivo I e il Liceo Musicale “A.G. Bracaglia” di Frosinone, si sta specializzando, negli ultimi anni, nella didattica musicale di base, in particolare nel metodo di ritmica integrale Jacques-Dalcroze. “Il nostro museo, diretto dalla dottoressa Maria Teresa Onorati, è divenuto meta costante di interesse da parte di visitatori provenienti anche dall’estero – ha affermato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – L’apertura serale, nell’ambito della Notte dei Musei, permetterà a molti di partecipare a un’iniziativa che unirà archeologia e musica, grazie anche alle melodie sapientemente interpretate dal Maestro Giulio Mariani. L’investimento sulla cultura che stiamo portando avanti, in vari settori, da molti anni, indica anche il livello di attenzione che la collettività, in modo crescente, riserva alla conservazione delle proprie origini e del patrimonio identitario, sul quale proprio i giovani appaiono, ormai, come i soggetti maggiormente interessati”.