Attentato a Falcone-“Mi avete consegnato alla mafia”
Era il 23 maggio 1992, a venticinque anni dalla strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, il Csm ha deciso la desecretazione degli atti. “Abbiamo deciso di compiere questo gesto: il rapporto tra Giovanni Falcone e il Consiglio superiore della magistratura messo in chiaro, tutti gli atti resi pubblici. Si tratta di una decisione di trasparenza che si colloca nel solco di una scelta consiliare recente che abbiamo fatto. Quella cioè di rendere leggibili, conoscibili gli atti. Basta nebbie. Come dimostrano questi atti le decisioni del Consiglio della magistratura pesano sui magistrati, sulla giustizia, sulla storia del Paese e sui suoi cittadini. E quindi è giusto metterli in chiaro”. Lo ha affermato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini intervistato a ‘Faccia a faccia’ da Giovanni Minoli. “Mi avete consegnato alla mafia” ripeteva Falcone dopo la mancata nomina alla guida dell’Ufficio istruzione della procura di Palermo. L’incarico infatti fu assegnato ad Antonino Meli. A distanza di un quarto di secolo si va verso la verità; la desecretazione degli atti del Consiglio superiore della magistratura permetterà a ognuno di valutare con maggiore trasparenza i fatti accaduti e di conoscere anche chi, in quei giorni, si espresse contro o a favore di Giovanni Falcone.
A. P.