Ecco come sarà il nuovo stadio di Frosinone
A breve l’inizio dei lavori. Nel segno della concretezza e del perseguimento dell’interesse pubblico e sportivo, la Giunta Ottaviani, nella seduta di mercoledì 25 giugno 2014, ha proceduto all’approvazione di ben dieci delibere inerenti il costruendo stadio Casaleno, che dovrà ospitare gli impegni ufficiali del Frosinone Calcio. L’esecutivo comunale ha licenziato atti che completano di fatto il percorso amministrativo dell’opera, per cui adesso si potrà passare, in un breve lasso di tempo, alla seconda fase operativa con l’appalto e la realizzazione delle opere previste. Il nuovo impianto avrà una capienza di circa 13.000 posti a sedere , con possibilità di ampliamento a 16.000 spettatori (minimo richiesto per la serie A) con raccordi curvilinei in caso di approdo della compagine sportiva in massima serie. Avrà quattro settori: la tribuna centrale, i distinti e le due curve dei quali i primi due saranno coperti. Allo scopo di evitare le interferenze fra le lavorazioni da realizzare sullo stadio Casaleno e la dismissione dello stadio Comunale, conosciuto anche come Matusa, è prevista l’acquisizione ex novo delle tribune e delle recinzioni, utilizzando la vendita dei corrispondenti elementi installati allo stadio Comunale a parziale pagamento del prezzo, con la procedura della permuta parziale con scansione temporale fra la realizzazione delle tribune e l’attivazione dello stadio Casaleno, e lo smontaggio degli elementi installati allo stadio Comunale, in maniera tale che le operazioni non si sovrappongano.
Il programma di interventi prevede:
- opere di manutenzione straordinaria del blocco tribune esistente, senza modifiche strutturali che ne rendano necessario un nuovo collaudo, finalizzate a rendere utilizzabili i blocchi spogliatoio e gli impianti;
- esecuzione e completamento degli impianti tecnologici allo scopo di evitare successivi interventi di rifacimento;
- ricostruzione del terreno di gioco in erba naturale e dei drenaggi in maniera tale da renderlo efficiente ed idoneo alla disputa delle competizioni agonistiche, al fine di evitare successivi ed ulteriori interventi di rifacimento a breve;
- perimetrazione delle aree necessarie alla realizzazione o installazione delle nuove tribune per i settori distinti, curva nord e curva sud;
- realizzazione delle piattaforme di calcestruzzo armato idonee sia al loro utilizzo temporaneo quali aree scoperte pluriuso, sia per la successiva autonoma collocazione di tribune;
- eventuale adeguamento antisismico della tribuna esistente;
- realizzazione dell’impianto di illuminazione.
Le spese saranno coperte con la permuta delle strutture prefabbricate dello stadio Comunale e con la rimodulazione di mutui contratti e mai utilizzati e di residui di mutui parzialmente spesi contratti con la Cassa Depositi e Prestiti per un totale, questi, superiore ai due milioni e mezzo. Inoltre, ad integrazione delle risorse provenienti da mutui potranno essere utilizzati i proventi derivanti dall’affitto o dall’affidamento in gestione di attività o locali esistenti o da realizzare nell’ambito del complesso sportivo, oltre che dai canoni di affitto del complesso per le attività agonistiche o di spettacoli.
“Frosinone – ha dichiarato il Sindaco Nicola Ottaviani – attende il nuovo stadio da ben 43 anni, da quando venne ribattezzato Matusa dal compianto Luciano Renna in un articolo del 1971, ritenendolo inadeguato per le esigenze del club e della tifoseria di allora nella vecchia serie D. Figuriamoci adesso che il Frosinone milita in serie B, uno dei campionati più importanti del mondo. La nostra amministrazione, dopo quasi 15 anni, grazie al lavoro iniziato da circa un mese dall’assessore Fabio Tagliaferri e dal dirigente Acanfora, è riuscita a sbloccare il project Matusa-Casaleno ed il Comune ha riacquistato il possesso della struttura. Per non sovraccaricare la compagine sportiva di costi notevoli, quando è essenziale il potenziamento della prima squadra e del vivaio, il Comune ha scelto di operare in prima persona la costruzione del nuovo stadio. In un secondo momento, laddove la società intendesse optare per la trasformazione di alcuni spazi della nuova struttura, creando volumetrie commerciali o a servizio dell’attività sportiva, il Comune sarà ben disponibile ad accogliere tali implementazioni che si tradurranno in partnership finanziarie ed amministrative. In altri termini, iniziamo subito dando un nuovo stadio alla città; quando l’economia ricomincerà a marciare spedita, saremo ben lieti di ampliare gli spazi commerciali e di servizi accessori, per rendere il Casaleno fruibile sette giorni su sette. I tifosi e la squadra meritano una cornice adeguata per uno scenario importante come la Serie B, in quanto la città di Frosinone sarà inserita in una vetrina nazionale che contribuirà alla promozione del territorio e della nostra identità culturale”.