Assunzioni, Matteo Renzi denunciato da un imprenditore ciociaro
[one_third][/one_third] Il segretario PD, Matteo Renzi e il ministro del lavoro, Giuliano Poletti denunciati da Niki Dragonetti, portavoce del movimento ‘Orgoglio Italiano’. Nell’esposto, consegnato in Procura a Cassino, l’imprenditore ciociaro, contesta al segretario nazionale del Partito Democratico di aver ‘diffuso false notizie’. Si riferisce Dragonetti alle dichiarazioni che l’allora capo del Governo avrebbe rilasciato nel novembre del 2016 all’interno dello stabilimento FCA di Cassino e inerenti la paventata assunzione di oltre 3000 operai all’interno del colosso automobilistico. In realtà lo scorso mese di ottobre l’azienda, dopo aver assunto a tempo determinato 800 operai, ha deciso di licenziarne 500. “Ritengo che l’allora Presidente del Consiglio abbia diffuso false informazioni e che abbia provocato false illusioni – ha affermato Dragonetti che la scorsa estate ha denunciato anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, vicenda archiviata dalla Procura di Cassino – Lo stato economico di questo territorio è sotto gli occhi di tutti. Perché Renzi nella sua recentissima visita a Frosinone non è arrivato anche a Cassino? Perché ha preferito fermarsi a Ferentino? Semplicemente perché sapeva come sarebbe stato accolto nel sud della provincia dove l’economia è piegata in due dalla crisi. Nessuna ripresa ma solo licenziamenti. Ancora tanti, ancora troppi. Uno stillicidio”. Niki Dragonetti si riferisce al licenziamento dei 500 operai della Ideal Standard di Roccasecca, azienda leader nella produzione di ceramiche. In questo caso la denuncia è stata presentata anche nei confronti del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che non avrebbe tutelato gli operai della multinazionale. Le lettere di fine rapporto sono state consegnate nei primi giorni di dicembre e da allora, davanti i cancelli della fabbrica, gli operai hanno allestito un presidio permanente. Non intendono arrendersi e mandare in fumo anni di sacrifici. “Perché Matteo Renzi e Giuliano Poletti non sono intervenuti anche su questa ennesima tragedia sociale? Perché non hanno il coraggio di prendersi le proprie responsabilità? Renzi ha millantato i 3000 posti di lavoro in FCA perché aveva necessità di ‘abbindolare’ chi di li a poco avrebbe preso parte al referendum ed alle elezioni per la sua carica di segretario – ha concluso Dragonetti – Il popolo italiano non deve essere più considerato strumento da manipolare a piacimento. Il popolo italiano ha una testa ed un’anima e questo significa che deve avere rispetto e considerazione da parte della classe politica”.