Protesta a Veroli, Facebook censura Ada Negri

[one_third][/one_third] Facebook censura uno dei cognomi più diffusi in Italia. Il social di Zuckerberg considera razzista la parola “Negri”. Spicciolo politically correct. Due esponenti politici di sinistra si sono visti sospendere il loro account per aver usato le cinque lettere proibite. Elisa Corridoni di Potere al popolo ha menzionato il sessantottino Toni Negri mentre Mauro Vanetti di Sinistra Rivoluzionaria ha evocato Ada Negri. Tralasciando il primo a cui è stato rimproverato di essere un cattivo maestro, a causa del suo appoggio alla lotta armata e alla violenza di classe, condannato per associazione sovversiva, la seconda merita sicuramente attenzione.

Infatti Ada Negri è stata poetessa, scrittrice, insegnante e prima donna ad essere ammessa all’Accademia d’Italia. La protesta è scoppiata subito a Veroli (FR) che sino alla fine del Novecento ha vantato l’Istituto Magistrale “Ada Negri”, scuola per mezzo secolo intitolata alla Poetessa d’Italia. Alcuni ex studenti del Magistrale di Veroli ritengono folle la scelta di censurare la parola “Negri”, a scapito di una scrittrice che tanto ha fatto per l’emancipazione e per la formazione della donna in Italia, a tal punto da voler lanciare una petizione su Change.org a sostegno di Ada Negri. Oltre a quest’ultima poi, chissà cosa diranno dell’arlecchinata di Facebook, Gaetano Negri, già senatore del Regno d’Italia o mons. Luigi Negri, già vescovo di Ferrara.

Sa. Nel.