Veroli, il Comune acquista Palazzo Campanari
Quest’affare s’ha da fare. Il Comune di Veroli ha deciso di acquistare Palazzo Campanari, accendendo un mutuo di circa 1 milione di euro. Precisamente sono 900mila, ai quali si dovranno aggiungere spese accessorie, lavori di riqualificazione e messa in sicurezza. Spiccioli rispetto al valore storico e allo stile rinascimentale delle mura. Imperdibile occasione, riferiscono. Fu Stefano a volere nel 1612 la ristrutturazione della dimora, come testimonia l’epigrafe sul portale “Stephanus Campanarius I.U.D. AUG. F. Verulanus ac Civis Romanus, fecit Anno Domini MDCXII”. Venghino, signori venghino; a Veroli si organizzano party in maschera, banchetti, aperitivi e serate danzanti. In realtà la sede sarà adibita a Palazzo delle Esposizioni. Non è il PdE di Roma o la Fondazione Guggenheim di New York ma neppure il Puskin di Mosca. Siamo lungo via Umberto I, il vicolo che dalle Benedettine giunge all’Arnara.
Il PaCa accoglierà innumerevoli esposizioni. Sarà il polo museale di Veroli e potrà competere direttamente con la malconcia capitale. Numerosi turisti da ogni parte del mondo giungeranno in città per visitare l’antico building e le sue spaziose stanze che tra l’altro raccontano di una nobile romana, vergine prossima alla pensione, che perse la sua dote alla vigilia della rivoluzione francese, temendo di finire ghigliottinata senza prima aver provato il turbamento dell’amplesso. Sicuramente tra mito e leggenda ma più di qualcuno a Veroli non ha accolto favorevolmente la scelta dell’acquisto. Soprattutto in tempo di vacche magre. PaCa o PaCCO?
Sa. Nel.