Veroli racconta “Pe n’sapé né legge e né scrive”
Successo al di sopra delle aspettative riscosso da “Pe n’sapé né legge e né scrive”. Esilarante commedia scritta da Maria De Simone e interpretata da Vincenzo Panzini, Francesca Novelli, Fabio Petriglia, Carla Arci, Loretta Viglianti, Luigina Iannarilli, Francesco Tarquini, Laura Quattrociocchi, Vincenzo Vincon, con la partecipazione straordinaria della gallina Cocca. Regia di Paola Fontevecchia.
Tutto esaurito per ben quattro serate nel cortile del palazzo Campanari. Luogo ideale per ripercorrere i tempi che furono, l’era fascista, l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno del 1940, l’economia di una nazione che nonostante l’industrializzazione delle grandi città restava agricola nelle periferie e nei piccoli centri. Come pure l’alfabetizzazione di un popolo che colmò il divario con i paesi occidentali solo negli anni Sessanta. Fino ad allora il duopolio della cultura fu costituito dal clero e dall’aristocrazia del tempo. La gente comune non sapeva leggere né scrivere e spesso si affidava al parroco, egregiamente rappresentato in questa commedia da Vincenzo Panzini o al nobile della città, nel nostro caso alla marchesa Campanari, per ricevere lumi. Senza entrare nel vivo dell’opera che il massiccio pubblico dei Fasti ha potuto ammirare, chi non l’ha vista potrà farlo a Settembre, in occasione della”Sagra della ciammella”, mi soffermo ad applaudire gli attori, la regista e l’autrice che con costanza e con passione hanno permesso e permettono alla città di Veroli, non solo di assistere a spettacoli di qualità ma anche di crescere culturalmente.
G. F.
Foto di Gianluca Franconetti