Frosinone-Terracina, la strada resta bloccata
[one_third][/one_third] “La chiusura della Frosinone Mare, la SS 666, è la rappresentazione dell’immobilismo – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – Si tratta di un’arteria nevralgica di collegamento tra le province di Frosinone e Latina, la cui chiusura rappresenta un ingente danno all’economia del territorio. Mi riferisco alle imprese che necessitano di un terreno fertile che possa favorirne la crescita. Le infrastrutture, come ho piu volte evidenziato, sono un biglietto da visita fondamentale per gli investitori, per cui la chiusura di detta arteria, dallo scorso mese di dicembre, rappresenta un danno di immagine per l’intero territorio, in termini di competitività. A ciò si aggiungono i disagi arrecati alle attività commerciali ed ai pendolari. Fungendo l’arteria da collegamento tra Frosinone e Terracina, bisogna considerare che la chiusura ostacola il flusso turistico diretto verso le località balneari, per cui, considerato l’imminente arrivo della stagione estiva, i danni si duplicherebbero. Ritengo che il Presidente Zingaretti debba attivarsi per consentire al più presto la riapertura dell’arteria, in modo da arrestare i danni che quotidianamente si infliggono all’economia locale, scongiurando il prolungamento di una situazione inaccettabile per i cittadini e per le imprese. I nostri imprenditori storici, sopravvissuti alla crisi economica, e gli imprenditori nascenti vanno sostenuti, in quanto hanno investito e continuano ad investire in un territorio, ove i disagi, dovuti alle carenze del sistema infrastrutturale ed alla burocrazia, rendono ogni giorno difficile l’attività imprenditoriale – ha concluso Ciacciarelli – Ritengo necessario, quindi, un cambio di passo. Urgono riforme strutturali che consentano l’adeguamento del territorio alle esigenze del comparto industriale”.