Veroli, Francesca Cerquozzi cambia rotta
“Le elezioni del 4 marzo scorso ci consegnano un cambio di fase talmente radicale da non poter lasciare alibi a nessuno – ha affermato Francesca Cerquozzi, candidata alle scorse politiche – Questo voto ci dice che dobbiamo rimetterci a studiare, a capire, ad ascoltare. Tutti nessuno escluso. Perché tutti – classe dirigente, amministratori, militanti – abbiamo fallito. Che cosa abbiamo sbagliato? Sicuramente non siamo riusciti a comunicare il nostro messaggio agli elettori. Non siamo riusciti a far capire cos’è il Partito Democratico, per cosa si batte e quali sono i valori, i principi e i macro obiettivi perseguiti. Ciò premesso, è anche vero che è mancata una prerogativa di base: la politica, infatti, dovrebbe essere costruzione di senso, di un’idea, un progetto di società, e deve necessariamente prevedere la partecipazione delle persone attraverso un vero confronto e un dibattito. Un dibattito che a Veroli non c’è stato. C’è qualcuno che ricorda una un’iniziativa politica organizzata nell’ultimo anno? Niente di niente. Bisogna ricostruire, quindi, una dimensione collettiva del partito con un atto fondativo che segni un nuovo inizio e una nuova relazione, attiva e dialogante, tra il circolo locale Pd e il suo popolo di riferimento: i verolani”.
“Per fare questo occorre dare segnali chiari – ha aggiunto l’esponente PD – C’è bisogno di persone che credono davvero negli ideali fondanti del Partito Democratico. Non si tratta di sostenere una personalità piuttosto che un’altra, o meglio non si tratta solo di questo. Ciò che conta sono, appunto, le idee e i valori che il Partito Democratico rappresenta e persegue. Solo nella condivisione di queste prerogative sarà possibile credere e lottare per il Partito, sempre e non a momenti alterni. Insomma c’è bisogno di militanti che sappiano mettere i valori per i quali il PD si batte prima del proprio destino personale. In questo senso, il lavoro dei circoli è assolutamente fondamentale. Il circolo verolano deve avere una sede aperta e attiva: non è pensabile utilizzarla solo 24 ore all’anno, giusto il tempo di registrare le iscrizioni! Oggi più che mai il Partito è chiamato a svolgere anche una funzione sociale ed è importante, quindi, avere dei luoghi a disposizione nei quali si possa accedere liberamente, senza chiedere il permesso a nessuno. A me sembra che a Veroli tutto questo sia mancato”.
“Ora, però, è necessario ripartire tutti insieme al fine di collaborare con il commissario Maurizio Cerroni, nominato alcuni giorni fa dal segretario reggente provinciale Domenico Alfieri – ha concluso Cerquozzi – Solo insieme potremo ricominciare ad occuparci di Politica, quella con la P maiuscola che si occupa dei veri problemi dei cittadini. Cerroni, ex sindaco di Ceccano, ha una grande esperienza politica e sicuramente saprà dettare una linea chiara, limpida, semplice ma allo stesso tempo precisa e puntuale. Sono sicura che Maurizio non agirà come un semplice notaio, ma ci darà una mano a ritrovare quell’unità che abbiamo perso ormai da molto tempo – dalle amministrative del 2014 – ma che oggi, più che mai, è necessaria. Solo quando il PD sarà di nuovo al centro del dibattito pubblico e sarà in grado di affrontare temi e questioni importanti per i verolani, allora potrà pensare a come gestire le sfide future”.