Giullari in cattedra, l’università è una pagliacciata
Conte non è il primo né sarà l’ultimo, in Italia è abitudine diffusa gonfiare i curricula, scrivere fandonie e fregiarsi di titoli mai conseguiti. La stucchevole vicenda che vede coinvolto in prima persona il papabile presidente del consiglio dei ministri conferma però le condizioni disastrose in cui versa gran parte dell’università pubblica. Atenei quali Bocconi e Luiss, il top in Italia, si guardano bene dall’inserire nelle loro file certi personaggetti. Per quest’ultimi c’è sempre spazio in qualche università statale; se la ricerca e la formazione della classe dirigente sono affidate a simili giullari si comprende appieno il dilettantismo dilagante in Italia.