“Uso dei cellulari e dei tablet a scuola? Favorevole!”
La scuola sta finendo e così un ultimo articolo su cambiamenti e metodologie, che sarà la base per l’analisi futura che più mi sta a cuore: useremo i device mobili a scuola? Ogni essere vivente nasce curioso ed esploratore per natura: nell’ambiente selvatico le piante si sviluppano e crescono per tentativi per adattarsi al meglio; i cuccioli giocano, esplorano, simulano e fanno tentativi ed errori, anch’essi in previsione del futuro adattamento. Dove vedono un movimento corrono oppure fuggono; cioè reagiscono curiosando-provando-sbagliando-riprovando-avendo successo.
Ma questo non succede anche a noi umani? Noi bambini nasciamo naturalmente curiosi e cresciamo sperimentando, magari sbagliando, aggiustando il tiro e poi avendo successo in un’impresa.
Niente di più simile a quello che accadrà anche nel nostro futuro mondo da adulti, anzi nell’imprevedibile domani dei nostri ragazzi: cambiamenti repentini, curiosità, ricerca, possibili errori, aggiustamento ed eventuale successo. Vorrei sottolineare la centralità della curiosità e della sua naturale compagna, l’immaginazione. Ormai datate, le metodologie tradizionali prediligono lo studio mnemonico e troppo spesso sottovalutano quel punto di vista nuovo che ti fa immaginare soluzioni possibili e concepire realtà alternative. Un insegnamento proiettato verso il XXI secolo deve stimolare l’immaginazione e dare spazio alla creatività. Guidati dalla curiosità gli studenti attraverso l’immaginazione devono poter sviluppare la loro creatività. E qui si aprono le infinite possibilità degli strumenti digitali: tablet e cellulari a scuola, sì o no? Sicuramente sì!
Professore Marco Robert Amoroso
Animatore Digitale dell’I.C. Veroli 2