Fasti Verolani, ultima serata di festa
[one_third][/one_third] Fasti, Atto V. Ultima serata della diciannovesima edizione. Una domenica che profuma di sabato, un tempo dilatato e inebriato dagli ultimi spettacoli. Era ancora in festa ieri il popolo di Veroli e non solo, c’era tutta una notte da vivere. I punti di ristoro, come in tutte le altre sere, sono stati presi d’assalto, con qualche preferenza per quelli che ormai sono dei must durante i Fasti. La larga e variegata offerta gastronomica è senz’altro un’azione che ripaga, accontentando ogni gusto e muovendo tanti operatori del settore, permette di creare un commercio parallelo alle performance. E se sono quest’ultime il punto focale, non si può non menzionare quella messa in scena nella Terrazza del Palazzo Comunale. Il passaparola è stata la vera pubblicità per i “Teatro 35”, che già anni fa avevano partecipato, ottenendo però proprio in questa edizione un successo incredibile. Il nome del loro lavoro è “Per grazia ricevuta”, nessuna parola, nessuna acrobazia, solo la maestria di mettere in scena con tessuti e pochi oggetti le opere di Caravaggio. I tre artisti hanno saputo ricreare non solo la struttura dei quadri, ma ombre ed espressioni penetranti proprie del Merisi: creazioni certosine dal forte impatto emotivo, la meraviglia nella meraviglia. Probabilmente una delle idee migliori passate per la kermesse negli anni.
Non di minor impatto i Diavoli della compagnia Polis. Statue poste a infernale guardia della Chiesa di Sant’Erasmo, un immobilismo che ha catturato sguardi ed attenzioni. Ci sono state poi le parole di Priscilla, anima in pena che invita gli uomini a godere dell’amore e di quanto possono cogliere. La danza infuocata di Federica, in arte Sparkle, impegnata in un tango in solitaria, accompagnata solo dalla fiamme da lei orchestrate. Le risate con il Signor Mirabella, un aspirante circense per Il Cirque du Soleil pronto a coinvolgere nella sua barcollante esibizione il pubblico presente. Tanta domanda per questo festival ma notevole anche la risposta. “Partecipo ogni anno e vado spesso anche a Mercantia, la prima rassegna di importanza per genere, questo Paese non è certo da meno” ha sottolineato uno spettatore affezionato. I Fasti se sono andati con le note roboanti della Badabimbumband, che non hanno risparmiato nessuno dallo scatenarsi, a conclusione di tutta la manifestazione. Oggi potrebbe piombare su Veroli un po’ di malinconia, ma sta a chi la vive per gli altri 360 giorni renderla incredibile come è accaduto nei cinque appena conclusi. La magia di Veroli è perenne, sfruttarla sempre è il vero successo.
M. G. C.