Bolletta pazza in Ciociaria, Acea chiede quasi 12mila euro
E’ stato ancora una volta decisivo l’intervento dell’associazione Codici per far annullare una fattura da quasi 12 mila euro (11.807,78) recapitata da Acea ad una famiglia di Ripi. Un importo da capogiro per un consumo d’acqua fuori dal comune che non si addice certamente ai parametri di utilizzo di normale nucleo familiare. La bolletta, recapitata all’abitazione di Colle Castagno è finita immediatamente negli uffici di Via Brighindi dell’associazione che ha preso in carico la questione chiedendo spiegazioni al gestore del servizio idrico. Il presidente provinciale avv. Giammarco Florenzani e il responsabile del Settore Idrico avv. Angelo Terrinoni hanno ottenuto un sopralluogo da parte dei tecnici di Acea e la sostituzione del contatore dell’utenza. Quest’ultimo è risultato non funzionare correttamente poiché girando più veloce del dovuto aveva rilevato un consumo di molto superiore a quello effettivo. La prova con il nuovo contatore ha dato ragione all’associazione Codici e alla famiglia di Ripi. Acea ha provveduto ad annullare la maxi bolletta da quasi 12 mila euro ed emettere una nuova fattura con il giusto importo: “Ancora una volta – hanno spiegato Florenzani e Terrinoni – è risultata decisiva la segnalazione dell’utente, in questo caso la famiglia di Colle Castagno per la quale ci siamo subito attivati. Il nostro intento è quello di riportare equità e garantire ai consumatori il diritto a pagare i servizi il giusto. Lavoriamo ogni giorno a fianco di utenti e famiglie con l’obiettivo di offrire loro un supporto in diversi casi fondamentale. In molti, infatti, pagano senza effettivamente controllare i consumi effettuati, l’invito a loro è quello di rivolgersi ai nostri uffici perché risparmiare denari, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, risulta spesso vitale”.