Regione Lazio, nuovo piano casa
Il consigliere regionale Mauro Buschini, ha organizzato nella giornata di ieri un incontro incentrato sul nuovo Piano Casa in corso di discussione in Consiglio Regionale con amministratori e tecnici locali, durante il quale è intervenuto anche il Dott. Francesco Raffaelli, membro della segreteria dell’Assessore regionale al ramo Michele Civita. Un dibattito vero, in una sala gremita e durante il quale si sono succeduti numerosi interventi su quelle che saranno le linee guida del nuovo Piano Casa: tra i più significativi quello del Sindaco (e ingegnere) di Alatri Giuseppe Morini, dell’ex sindaco di Ceccano Maurizio Cerroni, dell’attuale primo cittadino di Atina Silvio Mancini, di Antonio Lancia sindaco di Falvaterra e dell’assessore di Boville Domenico Di Cosimo ai quali hanno fatto seguito interventi di numerosi professionisti. “Il Consiglio regionale – un sunto dell’intervento di Buschini – si appresta ad avviare la discussione definitiva sul nuovo piano casa, la terza versione del documento dopo quella di Marrazzo del 2009 e della Polverini del 2012. Ferme restando alcune impostazioni che derivano e permangono tuttora rispetto al piano Marrazzo, le modifiche riguardano soprattutto l’approccio culturale al piano rispetto a quanto previsto (e sottoposto a giudizio di costituzionalità richiesto dal Governo) dal piano Polverini. Quindi un primo obiettivo che ci si pone è ottenere il massimo possibile dalle nuove norme cercando, al tempo stesso, un dialogo e un confronto con gli organi sovra ordinati rispetto alla regione in modo da licenziare un testo che dia certezze in termini di attuabilità delle norme in esso contenute, di efficacia nei confronti del rilancio del settore edile, di rigenerazione del territorio e comunque di tutela del paesaggio. Un approccio culturale che dia maggiore capacità di azione agli Enti locali, per una maggiore valenza dei consigli e delle giunte sull’attività di pianificazione e controllo dello sviluppo territoriale/urbanistico. Il Presidente della Commissione Bilancio si è soffermato dunque sulla centralità del rilancio nel settore edilizio nel Piano Casa proposto dall’amministrazione Zingaretti: “Prioritario e fondamentale – ha continuato Buschini – è un nuovo sviluppo dell’edilizia grazie alla Pl 75. Questo è possibile attraverso norme che mettano fine ai conflitti tra Regione e MIBAC e che garantiscano tempi certi nelle procedure ed equità nella valutazione dei progetti di sviluppo edilizio; che favoriscano, altresì, la rigenerazione urbana del costruito (cambi di destinazione d’uso e interventi di demolizione e ricostruzione) e soprattutto tutelino il paesaggio e l’ambiente soprattutto in tema di dissesto idrogeologico; norme, che liberino risorse a favore dei comuni con l’aumento del 50% degli oneri di costruzione per interventi al di fuori delle aree standard, con il vincolo per gli enti locali di destinare queste risorse alla realizzazione di servizi di urbanizzazione secondaria e facciano ritornare in capo ai rappresentanti dei cittadini (Giunte e Consigli) quindi consiglieri comunali e assessori, il potere della programmazione e dello sviluppo urbanistico”.