“Caio Mario” Veroli, 3 giorni di commemorazione per la Shoah
[one_third][/one_third] “La Shoah, un virus micidiale pronto a risvegliarsi”: queste le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia, tenutasi presso il Quirinale, dedicata al Giorno della Memoria.
Il Presidente ha messo in guardia gli Italiani dal pericolo dell’indifferenza ed anche i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado del Giglio di Veroli hanno raccolto l’invito, dedicando tre giornate ad una delle più grandi tragedie della storia, messa in atto nel cuore dell’Europa, dove principi come la tolleranza, la libertà e il valore di ogni singola vita sembrano essere patrimonio comune.
Gli alunni delle classi terze, già dall’inizio dell’anno scolastico, hanno aderito al progetto Europeo “Crocus”, inteso a ricordare il milione e mezzo di bambini ebrei uccisi nei campi di sterminio e delle migliaia di altri bambini che furono vittime di atrocità naziste. Nel mese di Ottobre le classi hanno ricevuto dalla HETI (Fondazione Irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto) dei bulbi di crocus giallo che hanno poi messo a dimora nell’Orto botanico dell’istituto “Il giardino dei 5 sensi”, in memoria dei bambini ebrei, il cui colore ricorda la stella di Davide che gli Ebrei furono costretti a cucirsi sui propri abiti durante il dominio nazista. I ragazzi, coordinati dai docenti di Lettere, quest’anno si sono soffermati soprattutto sul tema del rapporto Bambini/Olocausto e hanno realizzato un racconto dal titolo “Insieme nella memoria”, un video sul progetto “Un fiore per la vita” dell’associazione irlandese HETI ed un altro video con la ricostruzione di testimonianze di bambini sopravvissuti ad Auschwitz che saranno presentati nelle giornate del 28, 29 e 30 gennaio, quando gli alunni assisteranno alla proiezioni di film sull’argomento come “Un sacchetto di biglie”, “Corri ragazzo corri” e il documentario di Liliana Segre. Seguiranno poi recite di poesie e lettura di testimonianze storiche.
La dirigente scolastica, prof.ssa Angela Avarello, ha sostenuto fortemente l’iniziativa. “Con il passar del tempo, i testimoni diretti della Shoah sono sempre meno numerosi – ha sottolineato la dirigente – ed è quindi dovere di tutti, a partire dalle scuole, ricordare ed insegnare come la Shoah, tra tutti gli orrori della Storia, conservi una sua singolarità per l’enormità delle cifre, per la sistematicità delle stragi, per la capillarità dell’organizzazione e per il “silenzio” di tanti di fronte a ciò che si stava compiendo. Queste giornate di studio e riflessione – ha concluso la dirigente Avarello – saranno occasione per far nascere nei ragazzi la consapevolezza dei pericoli della discriminazione, dei pregiudizi e dell’intolleranza”.
B. D.