Dipendenza da Like, meglio leggere un libro
«Senza social 5 giorni? Ho persino letto un libro». Carola racconta l’esperimento. La chiamata di Maurizio Fea, psichiatra e della professoressa Lucia Dorigo, era rivolta a 503 studenti del liceo Cairoli di Pavia. Ci hanno provato in 43, ce l’hanno fatta in 8.
«Ci hanno provato in 43, 8 ci sono riusciti – ha affermato la studentessa – Ho studiato in metà tempo. È dura privarsi dei like, ma alla fine ho letto un libro. Il primo giorno è filato liscio, è stato dal secondo che tutto è cominciato a sembrarmi così difficile… dal non poter inviare i soliti messaggi ai miei compagni, per chiedere: ‘Raga, ma qualcuno di voi ha capito gli esercizi di matematica?’ A quella tentazione di controllare i ‘mi piace’ su Instagram.Ho scoperto quanto tempo i social rubano allo studio, o anche solo alle nostre passioni. Senza il cellulare, a studiare, ho impiegato la metà. Ho aiutato i miei genitori e visto persone con cui prima chattavo.
«A cena con i miei amici: a un certo punto tutti hanno tirato fuori il cellulare per controllare i social, io sono rimasta a guardarli. Ho cercato la complicità dei miei genitori, loro mi hanno fatto notare che quella, per loro, era la normalità». E poi la sera. «È stata dura prima di andare a letto. Niente foto da commentare, fissavo il soffitto e mi sembrava di essere così sola…». Quando la studentessa ha parlato agli amici del suo esperimento, hanno strabuzzato gli occhi. «Si sono chiesti il motivo di questa scelta. Per noi giovani i social sono indispensabili». E invece? «E invece, eccomi qua, sono sana come un pesce. E ho pure letto un libro». Di carta. corriere.it