Movimento Italia-“Dopo Roma salviamo i Comuni”
“La presa di posizione del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla vicenda del decreto Salva Roma, appare il frutto di una ponderata riflessione sullo stato di salute dei conti pubblici dei Comuni italiani, in modo particolare di quei circa 600 Comuni che, attualmente, sono sottoposti a procedure di ripianamento finanziario, come il Comune di Frosinone o, addirittura, a vere e proprie procedure di dissesto – ha affermato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – A differenza di quanto sostiene la Raggi, infatti, Salvini non ha negato alla Città Eterna la possibilità di rimodulare il debito che, oggi, ammonta ad oltre 12 miliardi di euro, ma ha chiarito, una volta per tutte, che non possono esistere cittadini di serie A, come quelli della Capitale, e cittadini di serie B, come quelli di Alessandria, Napoli, Catania o anche Frosinone, dove per chiudere i bilanci, malgrado la cancellazione di tutte le spese superflue, oggi si è costretti a tirare la cinghia più del dovuto, sacrificando, anche, il concetto di Stato sociale. Senza considerare che, poi, se i soldi per amministrare Roma vengono presi non dalla tassazione dei residenti nella Capitale, ma dalla tassazione generale del Paese, allora tutti gli italiani hanno il sacrosanto diritto di veder amministrate con oculatezza e con efficacia le risorse sottratte anche alle loro famiglie”.