Veroli, Marco Bussagli degno erede del padre
di Cesare Novelli
Un ematoma cerebrale mi ha colpito il 31 dicembre scorso mentre ero in Polonia per trascorrere con mio figlio Francescocesare e Agnese le feste natalizie costringendomi ad una lunga degenza e riabilitazione, per fortuna con buoni risultati che inizialmente non sembravano possibili.
Tutto questo mi ha impedito di essere a Veroli e di poter partecipare alle elezioni amministrative, ma tra pochi giorni potrò tornare ed impegnarmi come, mi sarà possibile per il mio caro paese.
La volta scorsa sono stato il presentatore della lista PDV, prevalentemente costituita da appartenenti PD, oggi quasi tutti candidati con “Veroli Proxima”, che contrariamente alle premesse si è appiattita nell’amministrazione Cretaro tradendo le motivazioni ed il progetto che erano alla base della sua costituzione di un nuovo progetto per Veroli a livello di prospettive e metodi amministrativi unica azione indispensabile per il nostro paese, abbandonato da tanti anni a una gestione postdemocristiana, asfittica e clientelare che ha addirittura fatto rimpiangere il passato di Pietro Nobili e Loreto Uccioli che io ho combattuto in consiglio comunale ma con i quali riuscivo a discutere dei problemi di sviluppo del nostro paese.
Scambio di opinioni che non è stato possibile con le ultime amministrazioni Campanari, D’Onorio e Cretaro dedite solo ad occuparsi dei propri clienti di zona e trascurando la complessità dei problemi generali per rafforzare con i loro voti le posizioni personali e sopravvivere come consiglieri comunali o sindaci.
Per fortuna questa volta, a differenza delle passate elezioni, c’è un candidato a sindaco alternativo di notevole qualità, il prof. Marco Bussagli, verolano doc, innamorato di Veroli che è distante politicamente da me, come lo era anche il padre Mario con il quale abbiamo vissuto una forte amicizia con lunghe discussioni, culturalmente edificanti sulle possibilità e prospettive del nostro comune.
Marco, degno erede del padre, si è messo a disposizione per cambiare questa brutta realtà nella quale versa il nostro comune.
La distanza politica non conta di fronte all’onestà e alla cultura.