Fiat Cassino-“Occupazione a rischio, dove sono gli altri partiti?”
“C’è una crisi nel Lazio Meridionale che minaccia la piena occupazione di migliaia di operai ed impiegati, quella dello stabilimento Fiat Chrysler di Piedimonte San Germano, la quale, però, per quanto grave, sembra preoccupare soltanto il sottoscritto, dal momento che tutte le forze che sono al governo, il Pd della Regione, e Lega e Cinque Stelle dell’Italia, non muovono un dito – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – Il gruppo automobilistico ha chiuso anche il secondo trimestre del 2019 con il segno meno: le consegne sono crollate del’11%, 1.157.000 veicoli, un brutto calo rispetto al 2018. A dirlo è lo stesso amministratore delegato Manley. La parabola discendente in Italia è iniziata con l’adozione da parte del governo gialloverde del provvedimento noto come ‘ecotassa’. La situazione è estremamente drammatica per il settore dell’automotive in Italia, e non fa altro che alimentare un clima di incertezza sul futuro dello stabilimento e dei lavoratori”.
“La cassa integrazione per 3000 dei lavoratori dell’indotto, inoltre, è quasi terminata e poi non ci saranno più altri ammortizzatori sociali – ha aggiunto Ciacciarelli – La regione dovrebbe tenere alta l’attenzione sullo stabilimento Fiat Chrysler di Piedimonte San Germano/Cassino, ma mi sembra che abbiano tutti voglia di andare in vacanza. Ma come si fa? In mano a chi siamo? Da chi dipende il futuro di migliaia di lavoratori? Una questione cruciale come questa non può essere messa in stand-by. Settimane fa è stata approvata in Consiglio Regionale la mozione, di cui sono firmatario, insieme ad altri colleghi, che impegna il presidente Zingaretti e la Giunta ad istituire un tavolo ministeriale permanente per monitorare la situazione relativa allo stabilimento FCA di Piedimonte San Germano di cui facciano parte i rappresentanti del Gruppo FCA ed i sindaci dei Comuni interessati, al fine di elaborare adeguate politiche di contrasto alla crisi e sostegno al territorio. Ad oggi di questo tavolo neanche l’ombra. Zingaretti dica chiaramente che non ha più tempo e voglia di fare il governatore del Lazio”.