L’attimo fuggente, un inno al libero pensiero
Il 2 giugno del 1989 arriva nei cinema americani “L’attimo fuggente”, film di Peter Weir con uno straordinario Robin Williams. L’attore interpreta il professor John Keating, docente di letteratura che nel 1959 arriva nell’austero e conformista collegio maschile di Welton in Vermont. Appassionato di Walt Whitman, Keating tiene infiammate lezioni di poesia e invita i suoi giovani studenti a esprimere liberamente creatività e aspirazioni. I ragazzi sono rapiti dai suoi insegnamenti e rifondano la clandestina “Setta dei poeti estinti” (Il titolo originario del film è “Dead Poets Society”). Presto però i metodi del professore entrano in collisione con le rigide regole del collegio e dopo il tragico suicidio di uno dei ragazzi Keating è allontanato. Ma prima di andare via, riceverà dagli studenti un commovente omaggio.
La pellicola è un inno alla ribellione e al libero pensiero ed esalta la potenza salvifica della poesia. Il film conquista critica e pubblico: costato 16 milioni di dollari, ne guadagna ben 235 al box-office e diventa presto un cult. Indimenticabili la scena in cui il professore invita i ragazzi a “cogliere l’attimo” e la sequenza finale in cui i ragazzi salgono sui banchi e salutano Keating pronunciando il verso di Whitman “O capitano! Mio capitano!”. Quattro nomination e un Oscar a Tom Schulman per la migliore sceneggiatura originale.
Questa sera in onda alle 21,15 su La7.