Veroli, dott. Mezzacapo riferimento per tutti
di Marco Bussagli
Ci sono personaggi che fanno tutto un paese. Il dottor Giovanni Mezzacapo era uno di questi. Sempre gioviale, con quel suo aspetto rassicurante e morbido arrivava con la sua immancabile borsetta medicale a visitare i pazienti che erano quasi amici.
Poi se si era dei ragazzini come me e si aveva la fortuna di essere compagni di giochi dei figli, Gianmarco (stimato professionista che ha preso il posto del padre) e Daniela (Gabriele era troppo piccolo per la mia età), allora si era quasi di famiglia.
Il dottor Mezzacapo era un riferimento per tutti. Parlare con lui era di per sé una medicina. La sua figura apparteneva a quell’Italia felice nella quale si respirava ancora un’aria di famiglia in tutta la società e a Veroli in particolare.
Mi ha visto crescere il dottor Mezzacapo e mi ha seguito con professionalità e attenzione. Scapestrato com’ero, mi ruppi una gamba con la moto e nel corso dei sei mesi in cui ero ingessato fui più volte visitato dal dottore che veniva a trovarmi periodicamente. Era diventato un appuntamento fisso. Al solo vederlo, mi faceva star meglio. Per questo, voglio salutarlo come quando andava via dopo la visita: «Grazie, Dottore…» gli dicevo sempre.