Finale 100 metri, Filippo Tortu primo italiano in 32 anni
Un’attesa senza fine prima della liberazione che è un piccolo passo nella storia dell’atletica: Filippo Tortu , è in finale ai Campionati del Mondo nei 100 metri (ore 21.15), prima di lui solo Piefrancesco Pavoni a Roma 1987 era riuscito a guadagnarsi una corsia tra gli uomini più veloci del reame. Gara incredibile con il ragazzone brianzolo che rimane incollato ai blocchi (0.217 il tempo di reazione, il peggiore dei 25 al via) , poi la rimonta, la corsa in assetto costante, l’accelerazione prolungata finalmente composta. Davanti scappano il sudafricano Simbine (10.01) e l’inglese Hughes (10.05), Pippo d’Italia sembra arrancare nei cattivi pensieri, condannato a maledire un giorno così.
E invece rimonta, rimonta e rimonta e alla fine si ferma occhi in su e cuore in gola a guardare il maxischermo che non vuole saperne di partorire il verdetto. Si guarda intorno Pippo e con lui l’intera atletica italiana: poi l’urlo, l’incredulità, la gioia nel momento in cui il display scrive terzo, 10.11 il crono, quanto basta per far fuori il britannico Gemili (10.13) e andarsela a giocare con le frecce del pianeta.
Il fotofinish è lì per decifrare l’impossibile: alla fine la sentenza sembra irreale, ma Filippo Tortu ha messo il petto sotto alla fotocellula un millesimo prima del giamaicano Tracey. 10.101 contro 10.102, il nulla, meno di un sospiro. Più di una gioia che adesso potrà solo liberarsi al momento della resa dei conti: «La gara più bella della mia vita – urla scappando via a ricaricare muscoli e pensieri – avevo questo obiettivo e l’ho centrato. Ci vediamo dopo». Via di corsa, scappa l’Italia ti aspetta.
Eliminato, invece, l’altro azzurro in semifinale, Lamont Marcell Jacobs, settimo della sua heat. corriere.it