Frosinone, Teatro Nestor fa il pieno
Si è aperta ieri sera con “Il silenzio grande” la nuova stagione del Teatro Nestor di Frosinone. Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano di fama internazionale, debutta a teatro come autore di una commedia divisa in due atti, diretta da Alessandro Gassman.
In scena la complessità dei rapporti familiari con personaggi che si muovono sul palcoscenico esprimendo con i loro dialoghi le paure e le incertezze delle vita che muta con il passare del tempo.
I protagonisti sono i componenti di una famiglia abituata a vivere nell’agio, grazie al successo del padre/marito Valerio Primich (Massimiliano Gallo), affermato scrittore vincitore di tre Premi Strega che si trova all’improvviso a dover fronteggiare una disastrosa situazione finanziaria, conseguenza del suo stato di blocco come autore.
Valerio vive le sue giornate in una stanza stracolma di libri dove, perdendo ogni contatto con la realtà, assiste passivamente agli eventi che nel tempo accadono in famiglia nell’attesa di partorire un nuovo capolavoro; in questo spazio i personaggi interagiscono con lui, reclamano la presenza di un padre ed un marito, assente seppur presente, manifestando una sorta di rassegnazione alla sua perenne immobilità.
La difficoltà dei rapporti con la moglie Rose (Stefania Rocca) e con i figli Massimiliano (Jacopo Sorbini) e Adele (Paola Senatore) si contrappone al conforto manifestato dall’invadente ma fidata domestica Bettina ( Monica Nappo), presenza imponente all’interno dello spettacolo che con Valerio ci propone un scambio di battute davvero esilarante.
Per quanto egli cerchi di comunicare con i suoi familiari per giustificare le proprie scelte o per dare utili consigli, sembra che essi non vogliano o non possano ascoltarlo, soltanto Bettina, con la sua saggia semplicità e con sua involontaria comicità, cerca di scuoterlo dalla incapacità di stabilire un contatto affettivo con suoi cari e di farlo uscire dal quel silenzio grande fatto di tanti piccoli silenzi.
Una serie di eventi, l’orlo del fallimento per il quale la moglie Rose è intenzionata a vendere la casa, la rivelazione del figlio Massimiliano di essere gay e della figlia Adele di essere incinta di un uomo sposato ed attempato, inducono il protagonista a riflettere sui propri errori e sul suo silenzio protrattosi per lungo tempo.
Così nel secondo atto dello spettacolo la stanza stracolma di libri si svuota, così come si svuota della sua magnificenza il protagonista superando l’incomunicabilità con i suoi familiari. “Il silenzio grande” è uno spettacolo che fa riflettere con un finale che ci trova assolutamente impreparati.
Prossimi appuntamenti: il 2 dicembre, con “Un tram che si chiama desiderio”, la celebre pièce di Williams, con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci; il 16 dicembre sarà la volta di “Alle cinque da me” con Gaia de Laurentiis e Ugo Dighero, mentre l’8 gennaio saliranno sul palco del teatro comunale Paolo Triestino e Nicola Pistoia per “Il rompiballe”. Il 27 gennaio in cartellone “Pur di fare musica” con Paolo Belli; il 7 febbraio “Quegli strani vicini di casa” con Kaspar Capparoni e Laura Lattuada, il 17 “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore” (con Giorgio Lupano, Francesco Bonomo e Rocío Muñoz Morales). Il 9 marzo in scena “Non è vero ma ci credo”, un grande classico di Peppino de Filippo interpretato da Enzo Decaro; il 6 aprile, spazio a “Bartleby lo scrivano”, con Leo Gullotta. La stagione si chiuderà il 20 aprile con “Hollywood burger”, interpretato da Pino Quartullo ed Enzo Iacchetti.
A. P.