Islamici attaccano basi americane-“Almeno 80 morti”
L’attacco è stato rivendicato dalle guardie della Rivoluzione islamica: «La feroce vendetta è iniziata». L’Iran intima agli Usa di ritirare le truppe dalla regione e minaccia di colpire gli alleati degli americani in caso di rappresaglia.
All’1 .20 del mattino, ora locale, decine di missili provenienti dall’Iran hanno colpito le basi militari di Ayn al-Asad e di Erbil in Iraq. Entrambe ospitano anche personale americano e della coalizione internazionale anti-Isis. A Erbil ha sede anche il contingente italiano. Per il momento risulta invece che tutti i soldati italiani di stanza a Erbil siano illesi. Nella notte, nelle ore immediatamente successive all’attacco, sono stati segnalati caccia Usa in volo sulla Siria e caccia iraniani nello spazio aereo iracheno. La televisione di Stato iraniana cita fonti ben informate della Guardia Rivoluzionaria secondo le quali circa 80 persone sono state uccise, ed altre 200 sono rimaste ferite, in seguito al raid. La tv ha parlato di «80 terroristi americani» che sono stati uccisi. «Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base» di al-Asad. Secondo la Guardia Rivoluzionaria almeno 15 missili hanno colpito basi statunitensi, e nessuno è stato intercettato dall’esercito americano. «Circa 104 obiettivi degli Stati Uniti e dei suoi alleati locali sono osservazione da parte dell’Iran, e se commetteranno un errore, siamo pronti ad attaccarli», spiega una fonte della Guardia Rivoluzionaria alla tv di Stato.