In Italia-“Vietato fumare alle fermate dei bus”
«Entro il 2030 non permetteremo più di fumare all’aperto, ma da subito, o a breve, alle fermate dell’autobus non si fumerà e nemmeno in coda per i nostri servizi». Lo ha annunciato il sindaco Giuseppe Sala, sabato mattina, incontrando i cittadini al Frida, in zona Isola. La data del 2030 rappresenta la «visione» della giunta — ha poi spiegato ai cronisti — e «ogni proposta dovrà passare dal Consiglio comunale». In particolare, le normative più immediate che riguardano il divieto di fumare sigarette alle fermate di bus e tram, e alle code rientrerà, nel «regolamento Aria-Clima», o «attraverso un’ordinanza», che «pensiamo di adottare entro marzo».
I divieti, una volta approvato il regolamento, riguarderanno «tanti aspetti» della vita delle persone «perché il vero rischio è che per ridurre lo smog si riduca solo il traffico e il riscaldamento, ma c’è anche altro» che contribuisce a crearlo. Tra i fattori determinanti, infatti, sono certamente «evidenti il traffico e il riscaldamento», ma alcune «analisi che abbiamo confermano che incidono anche il fumo, i forni delle pizzerie e gli ambulanti che hanno ancora i motori a benzina accesi». Insomma in città «dovranno essere introdotti molti obblighi, affinché ciascuno faccia la sua parte», ha concluso Sala.
Intanto, Il livello delle polveri sottili non accenna ad abbassarsi, neppure la pioggia delle scorse ore ha dato un po’ di tregua ai polmoni dei milanesi. Anche venerdì, infatti, il Pm10, sebbene in lieve calo, ha superato la soglia di legge, fissata in 50 microgrammi al metro cubo, cosa che accade, sostanzialmente, dallo scorso 27 dicembre: la centralina dell’Arpa di viale Marche ha registrato 77 microgrammi al metro cubo, 69 a Città Studi, 83 in via Senato e 66 al Verziere. In vigore in tutta l’area metropolitana di Milano i divieti di secondo livello del «Protocollo Aria». corriere.it