Shoah, in Ciociaria la grotta degli ebrei
Il 27 gennaio 2020, in San Donato Val di Comino (Fr), si svolgerà la celebrazione provinciale del “Giorno della memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. La cerimonia, organizzata dalla Prefettura di Frosinone e dal Comune di San Donato, prevede anche la consegna di due medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica ai familiari di due cittadini della Provincia di Frosinone vittime della deportazione.
«La manifestazione» spiega il sindaco Enrico Pittiglio «si svolgerà a partire dalle 10 presso il Teatro comunale. Dopo i saluti delle Autorità, saranno proiettati i lavori multimediali degli istituti scolastici del territorio curati da Psiche e Aurora editore: Frosinone, Ceccano, Sora, Broccostella, Cassino, San Donato. Filo conduttore sarà la guerra in Ciociaria e la deportazione degli ebrei stranieri internati presenti sul territorio. Seguiranno: il ricordo dei testimoni, gli interventi degli studiosi Gaetano De Angelis Curtis e di Domenico Cedrone, la consegna delle medaglie d’onore ai familiari delle vittime della deportazione. La giornata si concluderà con la deposizione della corona presso il Monumento agli Ebrei internati (Viale Marconi) e l’inaugurazione del percorso “Novecento” (Piazza Carlo Coletti), dedicato ai luoghi della memoria e della Shoah a San Donato».
Fino alla caduta del fascismo (25 luglio 1943) la Prefettura e il Comune si preoccuparono di erogare i sussidi mensili e di fornire le visite mediche gratuite agli ebrei. A settembre, con l’arrivo delle truppe tedesche, le cose cambiarono anche perché San Donato e la Val di Comino furono centro logistico e retrovia del fronte di Cassino. Fin dall’autunno giunsero sulle montagne di San Donato anche ex prigionieri alleati fuggiti dai campi di prigionia del centro Italia. Gli ex prigionieri e gli ebrei spaventati dai tedeschi furono nascosti in case di campagna, cantine, stanze del centro storico e ricoveri montani (la Grotta degli Ebrei). L’aiuto ad alleati ex prigionieri e internati ebrei fu un fenomeno diffuso, spontaneo, che coinvolse l’intero paese. Questo slancio solidale non risparmiò nessuno, incluse le autorità fasciste di San Donato, che approvarono la creazione documenti falsi per salvare gli internati.
Redazione Digital