Crisi coronavirus in Ciociaria-“Blocco immediato di tutti i pagamenti”
“L’impegno associativo è una scelta di campo, che noi in Confartigianato abbiamo condiviso da sempre nel nostro territorio, per essere al fianco delle imprese e della collettività, ogni giorno, in qualsiasi situazione, in qualsiasi momento. Per questo innanzitutto rendiamo onore a tutte le risorse umane oggi impiegate nella sanità di frontiera.
Riteniamo le misure di sicurezza legiferate dal Governo, un impegno indissolubile ed inderogabile, necessario per contenere e bloccare il propagarsi del virus, tutelare la salute in primis di tutti coloro che sono affetti dal virus e le fasce più deboli, ad esempio gli anziani che, tra l’altro, sono i soggetti più esposti a rischio contagio.
Riteniamo altresì che vadano tutelate e protette tutte le attività del sistema produttivo, soprattutto quello alimentare, fondamentali per permettere il sostentamento delle persone. Ben venga quindi l’incontro del Governo con le parti sociali al fine di definire il dettaglio dell’adozione dei sistemi di protezione individuale all’interno dell’azienda.
Quindi ben vengano gli ammortizzatori sociali ampliati anche al mondo della piccola impresa, seppur per un periodo molto limitato! Detto questo occorre fare una riflessione. Vi è una parte di aziende del nostro mondo produttivo, del commercio, della somministrazione di alimenti e bevande, dei servizi alla persona e del benessere cui è stato imposto per Decreto la chiusura con orizzonte temporale incerto.
È proprio il destino di queste tante piccole imprese che ci preoccupa, perché è nel nostro cuore, nel nostro esistere sul territorio, nel rispondere ogni giorno alle strazianti richieste di conoscere il proprio destino.
Sappiamo che la situazione è difficile, e lo sapevamo ancor prima del propagarsi dell’epidemia: il nostro mondo di piccola impresa ogni giorno con grande difficoltà adempie al sopportare i costi di produzione, al pagamento delle rate dei finanziamenti, a quello dei contributi previdenziali, al pagamento delle utenze, alla diffusa difficoltà di arrivare a sopravvivere per tenere aperta la saracinesca della propria bottega.
Confidare nelle entrate giornaliere per poter pagare la scadenza del giorno successivo: questo è il nostro vocabolario delle situazioni difficili cui siamo abituati… ma senza entrate come riuscirci? Temiamo che molte nostre imprese non riusciranno a rialzare nuovamente la serranda, magari perché quelle poche riserve sono servite per far sopravvivere la propria famiglia. E allora che fine faranno, oltre ai titolari delle aziende chiuse, tutti i lavoratori che su quel lavoro contavano, vivevano?
È proprio per queste aziende che noi Associazione chiediamo un ulteriore sforzo da parte del Governo. Pertanto sarà necessario che si provveda da subito al blocco di tutti i pagamenti, utenze di energia gas etc. comprese, fino a quando la situazione si sarà normalizzata. Dopo, solamente dopo, sarà possibile e necessario facilitare l’accesso al credito per le piccole imprese per poter adempiere alle scadenze arretrate, magari rateizzate, e sviluppare la propria attività.
Se non vi sarà il blocco immediato di tutti i pagamenti, molte aziende non riusciranno a sopravvivere senza poi, nel futuro, la necessità né di finanziamenti né di dipendenti. Confidando in una vostra pronta azione di risposta”. Augusto Cestra, presidente Confartigianato Frosinone