Coronavirus, ingegnere ciociaro illustra andamento contagi
Covid19, un quadro statistico sull’andamento del contagio. Ad offrirlo è Emanuele Zeppieri, 54 anni ingegnere informatico di Veroli che da 37 anni vive a Roma, prima come studente fuori sede e dal 1995 stabilmente. Emanuele da giorni tiene informati i suoi ‘contatti’ sull’andamento del contagio da Covid-19 attraverso i grafici. Un bollettino statistico giornaliero che vuole essere di aiuto a tutti.
Conosciamo Emanuele
«Non posso definirmi uno statistico puro, ma ho un background di statistica-medica che mi deriva anzitutto dai miei studi universitari (ho inserito nel mio piano di studi in Ingegneria Informatica un esame di statistica pura, oltre ad un paio di statistica applicata) e da circa 13 anni di lavoro in ambito sanitario, più specificamente nell’ambito del Governo Clinico delle aziende ospedaliere. Sono titolare di una piccola azienda informatica che sviluppa software a supporto delle attività in quest’ambito».
Come è nata questa sua ricerca?
«Il bollettino statistico giornaliero (un report che attualmente contiene 20 grafici esplicativi del riepilogo nazionale e del dettaglio regionale e provinciale), unitamente ad alcuni studi tentativamente predittivi sull’evoluzione dell’epidemia, è nato principalmente per tre ragioni.
- Come reazione alla carenza di informazioni chiare e approfondite riguardo l’evoluzione dell’epidemia da parte delle nostre istituzioni: chi presiede la conferenza stampa quotidiana è sempre molto stringato, oltre che estremamente reticente sulle previsioni (tuttavia va riconosciuto che il Dipartimento della Protezione Civile stavolta ha fatto un lavoro eccellente nel mettere a disposizione i dati, come dirò tra poco).
- Per tentare di capirci qualcosa io stesso; quindi, visto che per la prima volta le istituzioni italiane hanno encomiabilmente reso i dati disponibili, fornendoli finalmente in formato machine-readable, sufficientemente disaggregati e attraverso un canale di distribuzione adeguato (la piattaforma GitHub), buttare giù il codice necessario per scaricarli, operare le necessarie trasformazioni e analizzarli è stato piuttosto semplice, direi quasi inevitabile.
- Ovviamente anche come diversivo per alleviare la pesante situazione che anch’io, come tutti, mi trovo a vivere in questi giorni.
Dapprima ho iniziato a postare i bollettini sul mio profilo Facebook personale, poi, visto che avevano un certo seguito, ho creato una pagina dedicata dove li pubblico ogni giorno verso le ore 19.00, entro una decina di minuti da quando i dati giornalieri della Protezione Civile si rendono disponibili, unitamente a qualche studio predittivo di tanto in tanto: la pagina si chiama Statistiche COVID-19 ed è raggiungibile all’indirizzo: https://www.facebook.com/StatisticheCovid19 che al momento ha circa 700 follower e circa 5.000 visualizzazioni (di cui 2.000 interazioni) su ognuno dei bollettini quotidiani».
Quali sono le sue fonti, utilizza modelli matematici o altro?
«Le fonti come detto sono i dati ufficiali diramati dal Dipartimento della Protezione Civile. Per le predizioni ovviamente uso dei modelli matematici, principalmente tecniche di curve-fitting su due funzioni che si chiamano ‘Curva di Gompertz’ e ‘Distribuzione log-normale’, che si rivelano spesso appropriate per modellare le epidemie ad alta contagiosità come questa, tarandole sui dati della Cina (in particolare quelli della provincia di Hubei, che è stata quella colpita più duramente ed ha un numero di abitanti quasi esattamente pari a quelli dell’Italia (circa 60 milioni), e poi cercando di adattarle agli andamenti italiani».
Abbiamo già raggiunto il picco? Cosa prevede la sua ricerca? «Il picco dei nuovi contagi giornalieri probabilmente, ma sarebbe più prudente dire sperabilmente, è stato già toccato, nella giornata del 21 marzo, quando ha raggiunto il valore di 6.557 unità (la Protezione Civile ne ha dichiarati soltanto 4.821, perché vi scomputa gli esiti del giorno (esiti=guarigioni+decessi), commettendo però un’imprecisione statistica. E, a quello che si può prevedere oggi, l’esaurimento dei nuovi contagi dovrebbe verificarsi verso la fine di aprile o l’inizio di maggio, sempre che permanga l’attuale regime di lockdown. Detto questo, è opportuno ricordare un aforisma che si suole attribuire a Mark Twain, ma che sembra sia in realtà di origine danese, che recita ‘E’ difficile fare predizioni, specialmente sul futuro’».
Redazione Veroli