Coronavirus Lazio-“Fase 2, utilizzare i fondi europei”
“Se i numeri del contagio Covid nel Lazio dovessero essere confermati, come ovviamente tutti ci auguriamo, anche nelle prossime settimane, la fase 2 nella Regione, con la riapertura graduale di quasi tutte le attività, potrebbe partire già dal 4 maggio – ha affermato il consigliere comunale di Frosinone, Danilo Magliocchetti – Si stanno concretizzando, infatti, tutte le condizioni per ripartire, grazie anche a delle positive politiche di contenimento del virus, assunte fino ad oggi, che pongono il Lazio tra le migliori regioni italiane, dal punto di vista dei numeri. Se non si dovesse ripartire in tempi brevi, ovviamente fatte salve tutte le condizioni di sicurezza, il danno economico e sociale, per famiglie e imprese, rischia di essere addirittura più alto di quello sanitario. In provincia di Frosinone in particolar modo, esistono tante micro piccole e medie imprese, che poi sono anche la spina dorsale della economia locale, che fino ad oggi, nonostante le tante chiusure, sono riuscite con enormi sacrifici a garantire stipendi e pagamenti vari, ma che se adesso non ripartono subito, rischiano seriamente di non riaprire più, con una perdita onerosissima di posti di lavoro, in una provincia già martoriata dal punto di vista occupazionale”.
“È chiaro che la Regione Lazio, oltre a trovare l’accordo con il Governo per avere l’autorizzazione alla fase 2, eventualmente anche con ripartenze differenziate rispetto ad altre regioni italiane, in funzione della situazione di rischio sanitario, deve stare ulteriormente vicino alle imprese, mettendo in circuito maggiore liquidità, in parte necessariamente a fondo perduto. A tal fine, giova ricordare quanto riportato ad inizio anno dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con le tabelle relative ai finanziamenti del Programmi operativi regionali (Por) e nazionali (Pon), coperti in buona parte dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo (Fse) per il periodo 2014-2020. In pratica, quanto hanno speso le Regioni italiane e alcuni Ministeri del pacchetto complessivo di risorse messe a disposizione dall’Europa. Ebbene, nel Lazio ci sono ancora da spendere € 700.425.840per i fondi FESR e € 672.602.920 per i fondi FSE, totale complessivo (FESR+FSE) ancora da spendere € 1.373.028.760.Si potrebbe, previe autorizzazioni necessarie, destinare, parte o tutta, di questa enorme somma di denaro, ancora non impegnata, per le emergenze legate al Covid -19, per sostenere le aziende del territorio e per aiutarle a ripartire.Credo che i vincoli di destinazione di questi fondi imposti dall’Europa, da destinare tramite bandi, possano essere gestiti in altro modo, vista la straordinarietà e drammaticità della situazione”.
Redazione Frosinone