Emergenza cinghiali-“Nel Lazio consentire la caccia”

“Ho scritto all’assessore all’Agricoltura Onorati per sottoporle una problematica molto attuale: quella dei cinghiali – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – Le principali misure di distanziamento sociale e divieto di movimentazione delle persone fisiche, emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per far fronte all’emergenza Coronavirus, hanno sospeso le ordinarie attività di gestione faunistico-venatoria; i cacciatori, con grande senso di responsabilità si sono adeguati a quanto deciso. Questa sospensione, tuttavia, sta provocando diversi effetti negativi, per gli agricoltori e per i cani sportivi e da caccia. I primi continuano a subire i danni che la fauna selvatica (ungulati soprattutto), non sottoposta all’azione di dissuasione e di limitazione numerica della caccia, sta provocando alle coltivazioni. Gli altri, normalmente mantenuti allenati per tutto l’anno dai loro proprietari, stanno invece vivendo uno stato di sofferenza psico-fisica, legata all’impossibilità di fare adeguata attività fisica all’aperto. Nel Lazio in modo particolare, il problema degli ungulati, costituisce una evidente criticità per tante imprese e attività agricole, che ancora in molti casi devono ricevere gli indennizzi per i danni provocati da questi animali.In questo contesto, diventa prioritario, così come fatto dalla Regione Liguria con ordinanza 22/2020 al punto 11, introdurre particolari deroghe che consentano la caccia di selezione agli ungulati e la facoltà da parte dei proprietari di cani da caccia di accompagnare i propri ausiliari in luoghi all’aperto appositamente individuati, quali Zone Addestramento Cani e Aziende Agro-Turistico Venatorie, adatti all’allenamento e all’addestramento.Dette attività potranno essere espletate da una persona e nel rispetto delle norme che regolano il distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Si tratta di una richiesta sostenuta anche dalle tane Associazioni Venatorie della Regione, che con grande senso di responsabilità e disciplina si sono sempre uniformate alle disposizioni di Legge, nazionali e locali”.

Redazione Digital