Frosinone, Forza Italia si affida a Tajani e Fazzone
Forza Italia ha punti di riferimento chiari, forti, autorevoli, riconosciuti e ben identificati: il vicepresidente nazionale, onorevole Antonio Tajani, ed il coordinatore regionale Lazio, senatore Claudio Fazzone.
Chi, strumentalmente, sul territorio profonde energie affinché vengano esaltate le proprie iniziative in spregio al principio democratico della collegialità, lavora per se stesso e non per il partito: pensare di aggregare situazioni che hanno la sola finalità di avere consensi personali andando a stabilizzare situazioni locali ben identificate significa rompere tutti gli equilibri ma soprattutto dare all’ esterno una cattiva immagine del partito che con grande difficoltà, da un lato, ma con altrettanto impegno, dall’ altro, sta cercando di riappropriarsi di quel ruolo importante e significativo che dal 1994 ha saputo esercitare con sani principi di democrazia liberale.
Tale premessa è necessaria per lo svilupparsi dell’intero ragionamento. Perché in ogni contesto lo spirito di squadra è fondamentale e imprescindibile.
Quanto sta accadendo in questi giorni è veramente singolare, con interviste e fughe in avanti i cui contenuti non fanno altro che cercare di oscurare il lavoro che Forza Italia sta portando avanti, con grande senso di responsabilità, in ambito nazionale. Quanto è accaduto è sicuramente imputabile al protagonismo spicciolo che, magari in perfetta buona fede (ma non sarebbe una giustificazione), si immagina, qualche dirigente di partito ha issato a unica forma della propria azione sul territorio .
La collegialità decisionale auspicata da chi ha conferito incarichi di direzione è stata, il più delle volte, scambiata con la convivialità. In un momento così delicato, purtroppo, non è sufficiente sedersi a tavola.
Magari fosse così semplice, magari bastassero pranzi e cene.
Non è educativo pensare, nell’esercizio delle proprie funzioni, di poter essere percepito come un uomo solo al comando convinti di poter fare e disfare, a proprio piacimento, tutto ciò che si ritiene fare senza la benché minima condivisione con la dirigenza presente sul territorio.
Non si può accettare che nel momento in cui arriva qualche osservazione di comportamento, ci si rivolga ad autorevoli esponenti di partito, creando loro imbarazzo e dando la forte sensazione di chissà cosa stia accadendo .
Non ci si può permettere di essere irriconoscenti nei confronti di chi sta brillantemente guidando tutte le iniziative sul territorio nazionale con sani principi di responsabilità. Il nostro compito è, sì, quello di aggregare ma senza perdere di vista quelle che sono le realtà territoriali alle quali va sempre riconosciuta autonomia, ma nel rispetto delle persone in primis .
Le sceneggiate, la clac, la tifoseria ad personam, non appartengono alla nostra indole. Non ci appartiene la cultura dei “nani e delle ballerine”.
All’orizzonte ci sono le elezioni ed il momento scelto per innescare questa querelle appare quanto mai inopportuno.
Dobbiamo tutti insieme ritrovare quello spirito di collaborazione che ci ha sempre contraddistinto negli anni e ritornare ad esercitare i propri ruoli guidati sempre dal principio che la politica è servizio, la politica è cercare di saper trovare soluzioni per le problematiche che quotidianamente vivono i nostri concittadini .
Siamo determinati a continuare a recitare un ruolo politico importante a livello provinciale e nei vari Comuni, capoluogo in primis. Nell’ambito di un confine preciso, che è quello della coalizione di centrodestra.
Ribadiamo che i nostri punti di riferimento chiari e riconoscibili sono il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone e l’onorevole Antonio Tajani, vicepresidente nazionale e ai vertici del Partito Popolare Europeo da sempre. Con buona pace di chi favoleggia di divisioni e spaccature.
Forza Italia da decenni rappresenta una comunità politica di moderazione, di tolleranza, di confronti, di condivisione, di buona amministrazione, di capacità di fare squadra. Ci interessa la politica. Non il gossip. Ci interessano programmi e proposte. Non fuochi artificiali e avanspettacolo di retroguardia.
Daniele Natalia, Rossella Chiusaroli, Adriano Piacentini, Giuseppe Patrizi