Willy-Il figlio che tutti vorrebbero avere, nuovo clima di terrore giovanile
di Biagio Cacciola
Willy, il figlio che tutti vorrebbero avere. È proprio per queste sue qualità l’altra sera soccorrendo un amico ha attirato a sé la violenza belluina di quattro terroristi. Perché di questo si tratta di una delle tante bande che infesta purtroppo impunemente i nostri paesi e le nostre città.
Tre anni fa è stata la volta di Emanuele Morganti dove la tipologia dei picchiatori era sempre la stessa, tossici e ubriachi con il culto della sopraffazione soprattutto nei confronti dei più deboli. Di sfigati cresciuti in particolare con il culto del bullismo in adolescenza e che poi si tramuta in cieca e drogata violenza in età matura.
A tutto ciò si associa un maschilismo che fa del corpo uno strumento di minaccia per chiunque osi mettere in discussione, soprattutto nelle ore notturne, un tipo di predominio che credono di avere nei locali, nelle strade, nei paesi. Il tutto condito dal solito meccanismo di precedenti per droga, tossici che vengono conosciuti benissimo dalle forze dell’ordine. E che pure continuano a girovagare nella città. Personaggi che vivono solo in branco per coprire la loro vigliaccheria e che non hanno nemmeno una compagna, una ragazza per andare a bere qualche cosa nei pub mi cercano un motivo di identità proprio
Nello scontro in particolare con persone indifese a mo di branco. Una voglia di terrore diffuso che gli fa credere in preda all’alcol e alle sostanze padroni in particolare della notte. Eh questa subcultura che porta sempre di più giovani a rischio di vera devianza e di violenza pura. Ragazzi come Willy hanno avuto la sventura di incontrare in un luogo dove possono entrare tutti i peggiori rappresentanti della gioventù attuale.
Mettiamoci anche un clima sottile ma palpabile di razzismo e il gioco è fatto. L’accanimento con cui il branco ha picchiato fino alla morte Willy la dice lunga quell’omicidio è stato un omicidio volontario e non preterintenzionale e come tale deve essere punito. La cultura della violenza va stroncata soprattutto a livello di aule giudiziarie. Senza una risposta vera di questo tipo la sfiducia nei confronti della giustizia in Italia continuerà ad aumentare.