Monti Ernici, nella Certosa di Trisulti la sede del Parco
di Massimo Mangiapelo
Una sede all’interno della Certosa di Trisulti per il Parco dei Monti Ernici. Si torna a parlare in maniera sempre più pressante dell’istituzione del Parco nella zona montana a nord della Ciociaria. Soprattutto dopo questa estate che ha visto un boom di turisti che hanno visitato i piccoli centri e le splendide zone circostanti immerse nel verde, anche grazie al “cammino di San Benedetto”.
Ora, in attesa che il Consiglio di Stato decida le sorti della Certosa, dopo l’intricata vicenda della concessione ai sovranisti guidati da Steve Bannon, la struttura è rimasta nelle mani di Beenjamin Harnwell, timoniere del Dignitatis Humanae Institute. Il britannico vive lì dentro come un eremita e gestisce da solo la Certosa, che può essere visitata ad orari prestabiliti e che, addirittura, resta chiusa nei pomeriggi feriali.
Qualcuno, con la speranza che la Certosa venga “liberata” dalle mani dei sovranisti, sta già pensando che un suo utilizzo corretto potrebbe essere, appunto, quello di realizzarvi la sede del Parco dei Monti Ernici. Un’istituzione, questa, di cui si parla da troppo tempo e che è richiesta a gran voce dai sindaci della zona e dalle associazioni ambientaliste.
Ora sembra che qualcosa si stia muovendo a livello regionale per l’istituzione del parco grazie all’interessamento della consigliera Silvia Blasi. E se così fosse, si vedrebbe realizzato un sogno che molti attendono da anni.
«Quella dell’istituzione del Parco – ha commentato Stefano Orlandini dell’associazione Salviamo l’Orso – è una storia infinita. Ma sembra che adesso qualcosa si stia muovendo. Sino ad oggi, nonostante il Comitato delle associazioni locali e le cinquemila firme raccolte, tutto era rimasto bloccato per una incomprensibile volontà politica. Eppure noi non abbiamo mai chiesto di inserire nel parco i centri cittadini e nemmeno abbiamo mai fatto una guerra ai cacciatori. Basterebbe sedersi attorno ad un tavolo e trovare la quadra per accontentare tutte le realtà. Oltretutto, negli ultimi anni, nella zona è stato avvistato l’orso marsicano o sono state rinvenute tracce del suo passaggio. Quindi il Parco potrebbe tutelare la fauna, le rarità botaniche ed i boschi del nostro territorio. Per quanto riguarda la Certosa, visto che già esiste l’Oasi che comprende i territori di Vico, Collepardo e Alatri, potrebbe diventare la sede naturale del Parco». Insomma, ancora è tutto sulla carta, ma con la volontà di tutte le parti si potrebbe costituire questo ente che porterebbe soltanto benefici all’ambiente ed ai comuni coinvolti.