Veroli, marito violento agli arresti domiciliari
di Massimo Mangiapelo
Maltrattava la moglie, viene condannato e resta ai domiciliari. Si tratta di un 58enne di Veroli che è stato condannato a due anni e dieci mesi. È quanto ha confermato la Corte di Appello di Roma dopo il processo in primo grado presso il Tribunale di Frosinone che si era celebrato nel dicembre scorso. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. Dovrà quindi restare ai domiciliari e pagare le spese processuali.
Secondo l’accusa, infatti, il 58enne avrebbe usato violenza nei confronti della moglie con «schiaffi, strattoni, afferrandola per i capelli e accusandola di avere relazioni extraconiugali».
La vicenda giudiziaria prende il via all’inizio del 2019, quando la moglie, stanca dei continui maltrattamenti da parte del marito, si rivolge all’autorità giudiziaria. La donna racconta di aver subìto offese, minacce, attacchi di rabbia da parte del marito, anche in presenza di altre persone.
In seguito alle indagini del caso, gli inquirenti hanno potuto appurare che tutto ciò che aveva raccontato la donna rispondeva al vero. A marzo del 2019, il Gip aveva disposto per l’uomo il divieto di avvicinamento alla moglie. Ma questi, oltre a non rispettare l’ordinanza, ha anche continuato a minacciare la donna. Vista la situazione di pericolo, sono scattati gli arresti domiciliari.
Dopo la condanna in primo grado, dunque, i giudici della Corte d’Appello hanno confermato i due anni e dieci mesi di detenzione ai domiciliari per l’uomo.
Un altro dei tanti casi di violenza sulle donne, fenomeno che continua purtroppo a ripetersi giorno dopo giorno. E che ha visto, oltretutto, un pericoloso incremento proprio nel periodo di isolamento forzato in casa per l’emergenza del Covid.