Entusiasmante scoperta in Ciociaria, un’altra opera attribuita a Giotto
di Massimo Mangiapelo
L’affresco della Madonna della Libera, situato all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, potrebbe essere attribuito a Giotto. Una buona notizia per la cultura di Alatri, naturalmente se sarà confermata dagli esperti in materia.
A quanto sembra, la scoperta sarebbe emersa da una scheda del Ministero redatta negli anni ’90. A trovare il documento sono stati i rappresentanti della Pro Loco. Nel corso di un inventario è saltata fuori questa scheda che era rimasta nascosta in mezzo ad altri documenti per tutti questi anni. La notizia ha suscitato stupore e curiosità tra gli esperti del settore. Ma ora bisognerà accertare se la mano di quel dipinto sia realmente di Giotto o di qualche allievo della sua scuola.
Facciamo un attimo qualche ipotesi. Non si hanno notizie certe del passaggio di Giotto dalle nostre parti. Il maestro si recò a Roma due volte, la prima dal 1295 al 1303 per eseguire dei lavori nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
Tornò poi a Roma nel 1313 dove realizzò il mosaico della Navicella degli Apostoli, sempre nella Basilica di San Pietro. L’unico dato che unisce l’artista alla Ciociaria è il famoso Angelo di Giotto custodito nella chiesa di San Pietro Ispano a Boville Ernica. È uno dei due tondi prelevati successivamente dal mosaico della Navicella originale e portato a Boville, l’altro è custodito presso le Grotte Vaticane.
Un’alternativa potrebbe essere che a realizzare la Madonna della Libera ad Alatri sia stato un allievo di Giotto o uno dei vari artisti della scuola romana da cui hanno attinto lo stile.
Oppure ci potrebbe essere anche una terza ipotesi, non del tutto remota. In alcune chiese di Alatri vi sono affreschi attribuiti all’artista Antonio d’Alatri, allievo della scuola di Cimabue, la stessa scuola frequentata dal giovane Giotto. Se i due si sono conosciuti nella bottega di Cimabue, Antonio d’Alatri potrebbe essere stato influenzato dallo stile di quel giovane artista che già allora aveva superato il maestro.
Naturalmente sono tutte ipotesi che potranno essere studiate e verificate dagli esperti del settore. Di certo, se tali esperti attribuissero la paternità della Madonna della Libera a Giotto, sarebbe un arricchimento per il già cospicuo patrimonio culturale di Alatri.