Medici sotto pressione, il sindacato risponde agli attacchi
Medici sotto pressione, il sindacato risponde agli attacchi.
Nel corso del Comitato Centrale SNAMI, riunito telematicamente il 6 novembre 2020, i dirigenti dello Snami hanno ribadito l’allarme e l indignazione per i continui attacchi mediatici che i Medici di Medicina Generale stanno subendo in questo drammatico periodo, in cui sono quotidianamente fortemente impegnati, ben oltre i propri orari contrattuali. <Quotidianamente> dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami, <dobbiamo gestire i Pazienti affetti da malattie acute e croniche , gestire i Pazienti positivi al SARS Cov-2, gestire i Pazienti affetti da Covid-19 a domicilio, anche mediante telemonitoraggio, riducendo notevolmente il sovraffollamento dei pronto soccorso ed evitando, ove possibile i ricoveri, che aumenterebbero vertiginosamente, ancora di più, senza questo nostro notevole impegno sul territorio.> <Inoltre> aggiunge Salvatore Santacroce, tesoriere nazionale Snami, <dobbiamo effettuare le vaccinazioni antiinfluenzali, spesso senza ricevere gli idonei DPI, assolvere alla reperibilità- contattabilità prevista per l emergenza covid, oltre gli orari di ambulatorio già abbondantemente superati, per confortare, tranquillizzare ove possibile, e guidare i Pazienti allarmati, realmente ammalati e/o solo spaventati.Oltre a ciò assolvere a tutti gli impegnativi compiti burocratici per il tracciamento dell epidemia, spesso mediante applicativi imposti di pessima qualità;assolvere all obbligo di effettuare i tamponi rapidi ,una volta ottenuti i DPI e le location idonee>. <Il tutto mettendo quotidianamente a rischio la nostra salute e quella dei nostri cari,>sottolinea Simona Autunnali, vice segretario nazionale Snami, <in un contesto di caccia alle streghe in cui la Categoria Medica che ha finora versato il più alto contributo di caduti in battaglia nella lotta al virus SARS Cov-2, impegnata quotidianamente allo stremo, viene tacciata di essere assente e/o di non fare la propria parte nella lotta alla Covid-19>. <Per questi motivi> conclude Angelo Testa<il comitato centrale mi ha dato mandato di dichiarare lo stato di agitazione sindacale per ottenere la giusta considerazione , attenzione e l indispensabile supporto per chi si sta spendendo ed impegnando, ben oltre i propri doveri contrattuali, troppo spesso abbandonato a se stesso. Politica, media e stampa di regime, parte pubblica con contorno di dichiarazioni allineate, troppi flebili e fuorvianti di altri sindacati, tutti insieme in un mix di colpe di inefficienza alla Medicina Generale. Solo uno scaricabarile con una regia ben orchestrata in cui c è una precisa risposta alla domanda di sempre: cui prodest tutto questo?
Redazione Digital