Bar e ristoranti ridotti allo stremo, agli statali invece stipendio fisso senza lavorare
Bar e ristoranti ridotti allo stremo, agli statali invece stipendio fisso senza lavorare. In questo periodo molti dipendenti pubblici percepiscono lo stipendio come se la crisi non dovesse riguardarli. Anzi, alcuni di loro durante il lockdown, pur non avendo lavorato hanno continuato a ricevere regolare retribuzione. Nello specifico gli insegnanti che non avendo svolto una solo ora di didattica a distanza, per mesi hanno beneficiato del salario pagato dai contribuenti. A differenza di altri colleghi docenti che invece hanno svolto il loro dovere con rigore, garantendo a tutti gli studenti regolare formazione da remoto.
Anche il filosofo Massimo Cacciari nelle ultime ore ha toccato questo argomento.
“E’ intollerabile che questa crisi la paghi metà della popolazione – ha affermato Cacciari – Voglio dire ai miei colleghi dello stato e del parastato, prima o dopo arriveranno a voi, per forza. E io spero che ci arrivino presto, perché è intollerabile che questa crisi la paghi metà della popolazione italiana. Se Vogliamo evitare catastrofi sociali, ci devono essere provvedimenti di aiuto e di sostegno alle categorie più colpite che sono la metà di questo paese. Servono interventi precisi e rapidi, altrimenti il paese scoppia. Cerchiamo di tenere aperte fabbriche e industrie, chiudiamo bar e ristoranti: è del tutto ‘casual’. Sono interventi privi di logicità, è palese la contraddittorietà di tre quarti di questi provvedimenti”.
Redazione Digital