Aeroporto Frosinone, contro lo spostamento della scuola di volo
di Fabio Paris
Il consiglio comunale di Ferentino si è pronunciato contro la soppressione della scuola di volo elicotteri dell’aeroporto di Frosinone. La mozione, depositata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Franco Collalti, è stata approvata all’unanimità dall’assise. L’unità di intenti manifestata dall’assise gigliata si tradurrà in una richiesta ufficiale, allo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ed al Governo, di revoca del procedimento. Il tutto di concerto con il comune capoluogo nonché con la Provincia di Frosinone. Lo stesso presidente di piazza Gramsci e sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, ha dichiarato che il massimo sforzo verrà così profuso al fine di mantenere il presidio ciociaro.
“La scuola di volo elicotteri dell’Aeronautica Militare, ubicata presso il 72° Stormo Aeroporto “Moscardini” di Frosinone, è un’eccellenza nel campo della formazione al volo, altamente specializzata, ricca di forti competenze professionali e profonde radici di storia e tradizioni” spiega l’avvocato Collalti che aggiunge come “la struttura, dove attualmente sono impiegate all’incirca 300 unità di personale tra militari e civili, grazie alla sua centralità territoriale ha da sempre ricoperto un ruolo di particolare rilievo nell’attività dell’Aeronautica Militare nella nostra nazione”.
Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia presso l’assise grigliata, “la chiusura di un presidio militare di queste dimensioni causerebbe importante disagio al personale dipendente. Si pensi a quanti, impiegati nella base da decenni, avevano stabilito la residenza della propria famiglia nel capoluogo Ciociaro o nei comuni limitrofi, anche a fronte di investimenti per acquistare una abitazione di proprietà”.
Alla base del disinvestimento vi sarebbe l’accorpamento delle funzioni addestrative omogenee, attualmente svolte su diversi enti della Difesa, che in base ai principi di razionalizzazione delle risorse introdotti dalla legge 244 del 2012, farebbero confluire tali funzioni su di un’unica struttura, in modo da garantire le esigenze formative attraverso un programma addestrativo condiviso e l’impiego di un aeromobile comune, accorpando tutto nella scuola d’addestramento elicotteri a Viterbo.
Il trasferimento del personale alla base di Viterbo, secondo l’avvocato Collalti, “porterebbe alla necessità di traslocare intere famiglie originarie della nostra provincia o che provenienti da altre provincie hanno deciso di organizzare la loro vita e quella delle loro famiglie in Ciociaria, strappandole da un territorio che ormai considerano la propria casa.
Resta poi il nodo delle strutture, destinate nell’immediato all’abbandono e al conseguente degrado: come spesso accade, prima di alienazioni o piani di recupero e valorizzazione possono passare anni, trasformando stabili ancora funzionali in aree degradate. Senza contare le possibili ripercussioni sul tessuto economico Ciociaro già peraltro in crisi profonda. Infine, si pensi all’indotto che un presidio militare come questo può rappresentare”.